Durante la prima puntata del Festival di Sanremo Fiorello si era presentato indossando l’abito di Don Matteo, promettendo di travestirsi da Maria De Filippi nel caso in cui sarebbero riusciti a raggiungere il 40% di share.
Lo share raggiunto è stato del 52% e la promessa è stata mantenuta. A scendere le scale in apertura della seconda puntata è infatti proprio lui, con tanto di parrucca bionda, abito nero e tacchi. Pochi minuti dopo la conduttrice chiamerà in diretta per congratularsi e per augurare una buona serata.
Si prosegue con la gara delle Nuove Proposte che verrà nuovamente giudicata dalla giuria demoscopica –così come quella dei Big– e prevede gli ultimi due duelli in vista di venerdì, quando si terranno la semifinale e la finale.
Il duo femminile composto da Gabriella Martinelli e Lula si sfida contro Fasma, vincerà quest’ultimo con un brano arricchito di autotune ma che rientra nella scena musicale attuale. Sarà poi Marco Sentieri a farcela contro Matteo Faustini, con un testo forte che affronta il tema del bullismo. I due accedono di diritto alla semifinale insieme a Leo Gassman e Tecla, vincitori della prima puntata.
Segue un pensiero al presentatore Fabrizio Frizzi, in occasione di quello che sarebbe stato il suo compleanno. Sul palco la compagna Carlotta Mantovani. Prima di far partire la gara Fiorello si improvvisa coreografo e ballerino interagendo con il corpo di ballo, per poi mostrare le sue doti canore.
Inaugura la serata Piero Pelù che sale sul palco del Festival per la prima volta nei suoi 30 anni di carriera. Con “Gigante” porta il suo rock anche all’Ariston, impadronendosi del palco e della platea, in cui scende per interagire con il pubblico.
La tanto e attesa Elettra Lamborghini fa ballare con la sua “Musica (e il resto scompare)”, pur mantenendo un tono più sobrio e avendo qualche problema di microfono che fa arrivare poco la sua voce. “Baciami adesso” è il brano con cui si presenta il giovane Enrico Nigiotti, che convince sul testo ma meno sull’esecuzione.
L’interpretazione di Levante nella sua “Tikibombom” tiene lo sguardo, e le orecchie, concentrate su di lei mentre i Pinguini Tattici Nucleari debuttano al Festival conquistando il pubblico con “Ringo Starr”. Bravi, allegri e coinvolgenti. Il terzo posto ottenuto nella classifica parziale della serata risulta più che meritato. Torna all’Ariston Tosca che esegue una delicata ed elegante ballata accompagnata dal pianoforte dal titolo “Ho amato tutto”.
Questa serata si è contraddistinta per il numero massiccio di ospiti al quale è stato dedicato ampio spazio, arrivando quasi a oscurare la gara in corso.
Il primo a salire sul palco è stato il tennista Novak Djokovic, che si trovava in platea insieme alla moglie. Scambio di battute con Fiorello e senza la necessità di un traduttore, Novak parla benissimo italiano.
“Gli definiscono l’uno l’erede dell’altro”, così sono stati presentati Massimo Ranieri e Tiziano Ferro che hanno duettato su “Perdere l’Amore” estasiando la platea dell’Ariston e i milioni di italiani incollati al televisore. “Chiamami papà” ha scherzato Ranieri, che ha poi accettato l’invito di partecipare come ospite al concerto del collega allo Stadio San Paolo di Napoli.
Ma per i due la serata non è terminata qui, il primo tornerà a presentare il brano “Mia Ragione” mentre Tiziano regalerà un medley di “Sere Nere”, “Il regalo più grande” e “La fine”.
Toccante lo spazio dedicato a Paolo Palumbo, ragazzo di 22 anni affetto da Sla, che aveva presentato a Sanremo Giovani il brano “Io Sto con Paolo”. Scartato successivamente, Amadeus ha ritenuto fosse importante dargli la possibilità di farlo ascoltare al pubblico della prima serata. “I limiti sono solo dentro di noi”, il suo messaggio di forza e speranza arriva dritto al cuore.
Uno dei momenti più attesi della serata: la reunion dei Ricchi e Poveri che per la prima volta tornano insieme a cantare i loro maggiori successi: da ‘La prima cosa bella‘ a ‘Che sarà‘ -cantata anche con Fiorello come quinto membro- per finire con ‘Sarà perché ti amo‘ e ‘Mamma Maria‘. Il playback non ha impedito ai quattro di ottenere la standing ovation del teatro.
Continua la carrellata di ospiti con Zucchero che porta il suo black soul sul palco cantando “Lo spirito nel buio”, “La canzone che se ne va” e “Solo una sana e consapevole libidine”.
Riprende la gara con Francesco Gabbani che torna con “Viceversa” e si aggiudica il primo posto della classifica parziale, anche senza scimmia. Il brano convince già al primo ascolto e la sua ottima esecuzione fa il resto.
Debutta come cantante Paolo Jannacci, figlio del celebre Enzo, che porta “Voglio parlarti adesso”. La voce c’è, il brano necessita di un secondo ascolto, ma la carriera da cantante è spianata.“Eden” di Rancore colpisce per il suo testo e la sua forte interpretazione, mentre il tanto e discusso Junior Cally –a volto scoperto– ci regala un ritornello che si fisserà nella mente di molti. “no, no, no, no, grazie”.
Ultimo ospite della serata Gigi D’Alessio che festeggia i 20 anni della sua “Non Dirgli Mai” che esegue al pianoforte.
Chiudono la gara Giordana Angi con “Come mia madre” e Michele Zarrillo con “Nell’estasi o nel fango”. Nonostante l’ora –l’una è passata– i due interpretano bene. Un brano più di impatto emotivo quello della Angi mentre Zarrillo tiene bene vocalmente.
Le accompagnatrici della seconda puntata sono state Sabrina Salerno e le due giornaliste del TG1 Emma D’Aquino e Laura Chimenti.
Quest’ultime saranno protagoniste degli ultimi due monologhi della serata: la D’Aquino tratterà il tema della libertà di stampa, dei rischi spesso corsi dai giornalisti in Paesi di guerra e di pace, spesso vittime di minacce perchè alla ricerca di verità scomode. Riporta alcuni dati, che il pubblico avrebbe dovuto ascoltare probabilmente a un orario più consono.
L’orologio scocca l’1 e 30 e Laura Chimenti, da donna in carriera e mamma, chiude con una lettera dedicata alle tre figlie.
Annunciata finalmente la classifica parziale della seconda serata che unita a quella della precedente puntata ci dà complessivamente un’idea dei favoriti dopo il primo round. Sul podio Francesco Gabbani, Le Vibrazioni e Piero Pelù, agli ultimi tre posti troviamo invece Rancore, Bugo e Morgan e Junior Cally.