Si intitola “Saturno e Venere” ed è il nuovo singolo pop contenuto nel nuovo album de Il Volo in collaborazione con Irama. La canzone è una ballad romantica e intensa in cui le quattro voci si uniscono in un’armonia perfetta.
Questo nuovo disco segna un traguardo importante per il trio formato da Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble. In 15 anni di carriera infatti si tratta del primo album di soli brani inediti appositamente scritti da e per Il Volo. Unica eccezione la cover, già presentata all’ultimo Sanremo, di “Who wants to live forever“.
Il significato di “Saturno e Venere” de Il Volo
La canzone è una ballad romantica e intensa in cui le quattro voci si uniscono in un’armonia perfetta. Il brano esplora il tema delle relazioni complesse e delle sfide emotive che si presentano quando si lotta per mantenere un legame. Le metafore astronomiche di Saturno e Venere rappresentano infatti l’idea di due entità che cercano di avvicinarsi, ma continuano a rimanere separate.
I versi evidenziano poi la difficoltà nel comunicare e nel mantenere le promesse fatte, mentre l’incertezza e la mancanza di chiarezza dominano il rapporto.
Il ritornello riflette sull’idea di sentirsi sospesi e in bilico, con il cuore che batte sottosopra mentre si lotta per trovare la forza di ricominciare. La collaborazione tra Il Volo e Irama aggiunge infine, ulteriore profondità al brano, che esplora il senso di solitudine e di perdita che spesso accompagna la fine di una relazione.
Il testo di “Saturno e Venere” de Il Volo
Facciamo giri all’infinito
Senza riuscirci a prendere
Io e qui tu dall’altro lato
Come Saturno e Venere
Parole che si dovevano trattenere
Promesse un po’ troppo grandi da mantenere
Lo vedi, io fino ad oggi ci ho provato, con te
Per me sei come l’universo
Solo un grande immenso punto di domanda
E mentre piove sul cemento io rimango qua
Mi lasci in bilico
E ora, ora, ora, ora
Forse precipito e sento il cuore sottosopra
E tra un miliardo di altre persone
Soltanto tu che mi togli il sole che ci vuole
Per ricominciare ancora
Ho camminato all’infinito
Fino a sentirmi debole
Con una mano sul tuo viso
Soffiando via la cenere
E credi che mi basti un attimo
Per cancellare tutto di te
Fino a gridarlo in faccia a un angelo
Che sono solo
E tu sei come l’universo
Solo un grande immenso punto di domanda
E mentre piove sul cemento io rimango qua
Mi lasci in bilico
Ora, ora, ora, ora
Scusa se scivolo e sento il cuore sottosopra
E tra un miliardo di altre persone, soltanto tu che mi togli il sole che ci vuole per ricominciare ancora
Mi dimenticherai
E mentre mi odierai
Io ti cancellerò
Ma non ci riuscirò
Bastava così poco
Ora, ora, ora, ora
Sottosopra
Tra un miliardo di altre persone, soltanto tu che mi togli il sole che ci vuole
Per ricominciare ancora
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