“Sempre più bello” ci dice sin da subito che assumersi dei rischi nella vita è una cosa essenziale da fare. Se non esci mai dalla tua zona di comfort, non potrai mai davvero scoprire te stesso. La trama iniziale ci fa conoscere una ragazza, Marta e i suoi amici (Jacopo e Federica). Marta non ha più nessun familiare, solo una nonna non proprio simpaticissima. Dopo aver ottenuto i suoi nuovi polmoni, è in grado di tornare alla normalità. Si trasferisce con il suo ragazzo, Gabriele, in una nuova casa tutta per loro. Marta, Jacopo e Federica sono da sempre inseparabili e hanno convissuto insieme per tanti anni. Questa separazione da Marta, non è facile per i due, ma provano ad andare avanti. Il tutto sembra andare per il verso giusto ma, un giorno, la malattia di Marta si fa nuovamente sentire e questo è un problema per i sogni della ragazza.
“Sempre più bello” è il sequel del film del 2021 Ancora più bello. Il cast è rimasto inalterato salvo per l’aggiunta di Giancarlo Commare nel ruolo di Gabriele. Il sequel riprende da dove si era interrotto il film precedente ma con una nota positiva che definisce il protagonista. La positività è qualcosa che pervade in “Sempre più bello”. Tanto che diventa fastidiosa dopo un po’. La trama, tra l’altro, non viene mai esplorata. Vengono presentati solo momenti fugaci delle relazioni e delle vite personali dei personaggi. Le condizioni di Marta vengono evidenziate solo quando è conveniente dal punto di vista narrativo, e la facilità con cui vengono eliminate le barriere che preludono a una tragedia contribuisce a quello che penso sia il difetto più evidente dell’intera trilogia: la sicurezza dei protagonisti. Anche quando ci viene detto che Marta rischia seriamente di morire, raramente ci credo e questo indebolisce il film.
Il regista Claudio Norza si affida principalmente al fascino del cast per elevare la pellicola. Non è una cattiva scelta vista la chimica messa in scena dai protagonisti. Quando ho visto i titoli di coda ho pensato: è un film dolce e questi difetti sono un po’ voluti. I creatori del film, probabilmente, hanno voluto accontentare i fan della saga, replicando lo stile del film precedente. Ludovica Francesconi è sempre una meraviglia da guardare. Porta Marta a un altro livello e interpreta il ruolo alla perfezione. Essendo lei il fulcro nello schema delle cose, le scene senza di lei non funzionano come quelle quando è presente.
Perché guardare Sempre più bello? Credo per le prestazioni e la chimica tra Ludovica e Giancarlo. I creatori devono ripensare alla loro strategia e cercare di trasformare questa saga in una serie televisiva. Una serie TV permetterebbe ai personaggi di farsi conoscere ancora meglio dagli spettatori. Comunque basta con le ragazze morenti nei film. Se guadagnassi un euro ogni volta che una ragazza in un film si riprende da una malattia terminale, si riammala e si riprende, diventerei milionario.
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La Recensione
Sempre più bello
Sempre più bello funziona solo in parte. Il sequel sembra più un episodio di una serie televisiva che un film dati gli errori di creazione di una struttura formata da tre atti. Tutto sommato si fa vedere anche grazie alla chimica dei personaggi. Ho adorato la performance di Ludovica. Consiglio ai creatori di risparmiarci un sequel e puntare su una serie TV.
PRO
- Ottima chimica tra i personaggi
- Ludovica Francesconi ha qualcosa in più
CONTRO
- Molto piatto
- Propone tematiche viste e riviste