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TITOLO: Sette anime
TITOLO ORIGINALE: Seven Pounds
REGIA: Gabriele Muccino
CAST: Will Smith, Rosario Dawson, Woody Harrelson, Michael Ealy, Barry Pepper
PAESE: USA, Italia
ANNO: 2008
GENERE: drammatico
DURATA: 123 minuti
Il connubio Smith-Muccino si ripete e si rinnova. Dopo lo strepitoso successo di La ricerca della felicità, il regista italiano porta sul grande schermo Sette anime, un film drammatico che affronta temi di grande impatto e che ci insegna l’importanza e il vantaggio di fare del bene.
Il protagonista Tim Thomas (Will Smith) è un rispettabile ingegnere aerospaziale che, per una banale distrazione mentre è alla guida della sua macchina, provoca un tragico incidente in cui perdono la vita sette persone, tra cui la moglie.
Disperato, affranto, demotivato, Tim decide di redimersi e fare del bene per tentare di rimediare all’errore commesso.
Si licenzia dal suo lavoro sicuro e comincia la sua opera di redenzione. Tim è un Messia 2.0, un eroe moderno che mostra la sua fragilità umana, fragilità che ci appartiene e che tutti dimostriamo almeno una volta nel corso della nostra vita. La particolarità del suo personaggio è il fatto di essere sostanzialmente un buono. Molte persone, al posto suo, sarebbero state sì, scioccate ma avrebbero lasciato che il tempo scorresse normalmente, vivendo la propria esistenza di default. Tim non ci sta. Non accetta questo comportamento indifferente ed è più che convinto della decisione presa.
Prima di tutto si accerta di fare del bene a persone che realmente meritano aiuto, persone fondamentalmente buone e bisognose, chi per un motivo chi per l’altro.
“Perché ho la netta sensazione che lei mi stia facendo un grossissimo favore?”
“Perché io ho la sensazione che lei se lo meriti.”
Dona il proprio lobo polmonare al fratello, una parte di fegato ad un’assistente sociale, un rene ad un allenatore di hockey ed il midollo osseo ad un giovane ragazzo affetto da leucemia. Le opere di bene, però, non terminano qui e Tim, con determinazione e perseveranza, va alla ricerca dei candidati ideali per cui fare qualcosa di utile. Trova una donna, mamma di due figli, che purtroppo viene regolarmente picchiata dal fidanzato. A questa dona la sua maestosa villa al mare che permette alla signora di scappare dall’uomo violento.
Durante la sua ricerca (in un certo senso, “della felicità” anche questa volta) incontra Emily Posa (Rosario Dawson), giovane donna, lavoratrice autonoma che, a causa di una malformazione, necessita al più presto di un trapianto cardiaco. Pena? La morte. Il personaggio principale, pur turbato dal suo oscuro e cupo passato, rimane molto affascinato dai modi della ragazza a cui presto si affeziona. Ed è proprio a causa di questa scintilla che Tim svilupperà il suo piano finale in un modo ben preciso. Non prima, però, di avere trovato l’ultimo uomo di buon cuore: un non vedente con la passione per il pianoforte.
Sette anime è un capolavoro cinematografico in grado di toccare delle corde che una persona neanche pensava di avere. Un film drammatico dai temi importanti, profondi e sicuramente non troppo allegri (ma non aggiungo altro per non spoilerare).
Ci mostra a tutto tondo come gli errori del passato non possano essere cancellati ma possano essere in qualche modo perdonati. Ci si può redimere, si può chiedere scusa ma, soprattutto, si può fare qualcosa per rendere migliori noi stessi e, al tempo stesso, aiutare il prossimo in difficoltà. Nessuna ricompensa materiale, nessuna medaglia al valore e nessuna gigantografia appesa alle pareti. Si fa del bene per il piacere di fare del bene.
L’alternare le vicende di Tim, fra presente e ricordi del passato (con l’aiuto dei flashback) non solo ci mostra chi è davvero Tim Thomas ma alimenta un climax di emozioni non indifferente.
Tutti gli attori si calano perfettamente nella parte (tanto di cappello a Woody Harrelson benché reciti una piccola parte).
La coppia Smith/Muccino fa di nuovo centro. Al di là delle critiche degli invidiosi e dei commenti di chi, molto probabilmente, non è stato dotato di anima. Anima…proprio quella che il nostro protagonista tenta di salvare per tutto il film.
“C’è stato un suicidio.”
“Chi è la vittima?”
“Io.”
[review]
La Recensione
Il Verdetto
La coppia Smith/Muccino fa di nuovo centro. Al di là delle critiche degli invidiosi e dei commenti di chi, molto probabilmente, non è stato dotato di anima. Anima…proprio quella che il nostro protagonista tenta di salvare per tutto il film.