Recensione di Sotto la pelle del lupo
Devo ammettere che a metà film ero alquanto desideroso dei fatidici titoli di coda perché Sotto la pelle del lupo è alquanto lento, però verso i 3/4 inizia a diventare interessante ed ero curioso di conoscere il finale… “che ovviamente non vi dirò.”
Sotto la pelle del lupo o nella sua lingua madre Bajo La piel del Lobo, è un dramma spagnolo di Samu Fuentes che descrive la vita amorosa di un uomo che vive in mezzo alla montagna, dove caccia caccia i lupi per far soldi con le loro pelli.
Martinón (Mario Casas) è un tipo burbero che certamente non ha il savoir-faire di Antonio Banderas e sicuramente non ama molto colloquiare con il prossimo. Nelle quasi due ore di durata del film ci saranno stati si e no sui 10 dialoghi.
Tra una battuta di caccia e una scuoiata decide di avventurarsi nella città vicina dove vende le sue pellicce per negoziare l’acquisto di una moglie.
Occorre fare una premessa: siamo nel tardo 19° secolo e queste situazioni erano comuni all’epoca.
La sua caccia all’affare lo porta da Ubaldo (Armando Aguirre), che è disposto ad offrigli sua figlia, Pascuala (Ruth Diaz) a un prezzo ragionevole.
Lo scenario dell’epoca sembra ben raffigurato sia nelle relazioni tra padre e figlia che tra marito e moglie. “Ora appartieni a lui,” dice Ubaldo alla figlia quando essa è costretta a sposare Mario.
Mi piace come Sotto la pelle del lupo sviluppa il personaggio principale. Questo studio del protagonista è sostenuto da una robusta performance di Mario Casas.
Vive con tranquillità in un ambiente ostile ed è sottoposto a una serie di incidenti che lo costringono a crescere ed evolversi.
Guarda il trailer ufficiale di Sotto la pelle del lupo su Netflix.
Il cast di supporto fa la sua parte, spesso silenziosa, attraverso alcune scene che vengono ben strutturate in collaborazione con il regista. Ma ovviamente il film appartiene a Casas e alla natura che lo circonda.
Fuentes, al suo debutto con i lungometraggi, ha uno stile non diverso da un documentarista.
La sua predilezione per il ritmo artistico rende Sotto la pelle del lupo un’esperienza visiva abbastanza buona.
Questo anche per merito della fotografia delle montagne, splendidamente riprese da Aitor Mantxola nel loro imponente, freddo splendore.
Gli stupefacenti paesaggi del film sono la ragione più convincente per vederlo, ma il tour troppo lungo con cui Sotto la pelle del lupo li attraversa, potrebbe risultare eccessivo per lo spettatore medio.
La Recensione
Sotto la pelle di un lupo
Ostacolato da un ritmo glaciale, Sotto la pelle del lupo - Bajo La Piel De Lobo - è comunque un film accettabile grazie all'efficace sviluppo del personaggio e di una fotografia impeccabile.
PRO
- La fotografia è favolosa
- Mario Casas è un bravo attore
CONTRO
- Troppo lento
- Noioso
mi è piaciuto tantissimo, bravissimi gli attori, natura estrema ed incontaminata, e aggiungerei interni quasi fiaminghi per le loro luci e ombre. La lentezza non mi ha affatto disturbata.