Only Murders in the Building ha chiuso la sua quarta stagione con un episodio carico di colpi di scena, emozioni e, ovviamente, un nuovo omicidio. La serie con protagonisti Selena Gomez, Martin Short e Steve Martin non ha mai smesso di stupire i fan, mantenendo alto il livello di suspense e umorismo che la contraddistingue. Questa stagione ha scelto una strada diversa, rivelando il killer del caso principale ben prima del finale, ma ha poi svelato la verità su cosa sia accaduto realmente a Sazz (interpretata da Jane Lynch) durante la fatidica notte di apertura. Vediamo insieme cosa è successo.
Chi era davvero Marshall P. Pope?
Sazz, uno dei personaggi più amati, è stata uccisa durante il primo episodio della quarta stagione, ma non tutti i dettagli della sua morte erano stati chiariti. Marshall P. Pope – alias Rex Bailey (interpretato da Jin Ha) – è stato svelato come il protetto di Sazz, un ex stuntman con il sogno di diventare uno sceneggiatore. Dopo un incidente sul set di Project Ronkonkoma che aveva stroncato la sua carriera di stuntman, Marshall aveva tentato di far decollare la sua carriera come sceneggiatore, basando il suo copione sul proprio trauma infantile.
Marshall ha tentato di dimostrarsi un talento agli occhi di suo padre, ma i suoi sforzi non sono bastati. Quando Sazz gli ha rivelato di avere un suo copione basato sul podcast “Only Murders in the Building”, Marshall ha visto crollare le sue speranze. Con inganno e un senso di frustrazione crescente, ha deciso di rubare il copione di Sazz e spacciarlo come suo. Le cose sono degenerate quando Sazz ha scoperto il tradimento e si è mostrata intenzionata a rivelare tutto a Charles (Steve Martin).
Il piano di Marshall: Un solo killer, nessun complice
La narrazione ha portato il pubblico a credere che l’omicidio di Sazz fosse il lavoro di un gruppo di persone, ma la verità è più semplice e cruda: Marshall ha agito da solo. Dopo aver scoperto che Sazz sarebbe stata nell’appartamento di Charles il giorno successivo, Marshall ha affittato un appartamento vuoto nell’edificio Dudenoff, ricordato grazie alla bozza del copione rubato. Da lì ha preso la mira e ha sparato a Sazz, ma non prima di avere un momento di esitazione, pronunciando la frase: “Non sei un killer, sei uno scrittore.” Ma alla fine, per Marshall, la realtà è che non era ancora uno scrittore, non senza materiale da raccontare.
Dopo l’omicidio, Marshall è sceso velocemente lungo la facciata del palazzo e si è diretto nell’appartamento di Charles, lasciando dietro di sé le prove che inizialmente avevano confuso la nostra squadra investigativa. Sazz è stata poi gettata nel vecchio inceneritore, un gesto che Marshall è riuscito a compiere da solo, nonostante il sospetto iniziale della difficoltà di tale impresa.
Charles e Oliver, eroi improvvisati
Nel pieno dell’azione, Mabel (Selena Gomez) si ritrova a confrontare Marshall, il quale minaccia di ucciderla. Questo allarme attira l’attenzione di Charles e Oliver (Martin Short), che si trovano nell’appartamento di Charles dall’altro lato dell’edificio. In una scena tragicomica, Charles e Oliver attraversano il cornicione per cercare di salvare Mabel. Quando entrano nell’appartamento di Marshall, i due amici sono pronti a usare ogni risorsa a loro disposizione – inclusa una multi-tool di Eva Longoria – per disarmarlo.
Marshall confessa, spiegando tutta la verità sull’omicidio. Ma nel momento in cui sembra che Marshall possa prendere il sopravvento e porre fine alla vita di tutti loro, ecco che compare Jan Bellows (interpretata da Amy Ryan), l’ex ragazza psicopatica di Charles. Nascosta nell’appartamento per tre settimane, Jan agisce per vendicare Sazz, sparando a Marshall proprio quando sembrava tutto perduto.
Un matrimonio e un nuovo mistero all’Arconia
Con il caso risolto, la vita all’Arconia sembra finalmente pronta a tornare alla normalità. Charles, Oliver e Mabel si concedono una visita al set del film basato sul loro podcast, dove Charles si emoziona nell’apprendere che la sceneggiatura è una lettera d’amore a lui dedicata da Sazz. Nel frattempo, Oliver e Loretta (Meryl Streep) si preparano al loro matrimonio nel cortile dell’Arconia.
Ma come abbiamo imparato da Only Murders in the Building, ogni volta che un caso si chiude, un altro si apre. Durante la cerimonia, una donna di nome Sofia Caccimelio (interpretata da Téa Leoni) si presenta per chiedere al trio di ritrovare suo marito, Nicky “The Neck” Caccimelio, noto “Re della Tintoria di Brooklyn”, misteriosamente scomparso. Charles e Mabel inizialmente declinano l’invito, poiché il caso non sembra coinvolgere l’Arconia, ma Sofia insiste dicendo che la sparizione di Nicky è legata all’edificio.
Il matrimonio prosegue, e Charles, Mabel e Oliver si rilassano al pensiero di essere riusciti a evitare un altro cadavere… fino a quando non trovano il corpo senza vita del portiere Lester (interpretato da Teddy Coluca) nella fontana del cortile. Ancora una volta, il mistero chiama, e il podcast “Only Murders in the Building” è pronto per una nuova stagione.
Un finale che promette nuovi sviluppi
La quarta stagione di Only Murders in the Building è riuscita a mescolare brillantemente commedia e dramma, portando lo spettatore attraverso una giostra di emozioni. La rivelazione del killer ben prima del finale è stata una scelta audace, che ha permesso alla serie di esplorare le conseguenze delle azioni dei personaggi più in profondità, piuttosto che concentrarsi solo sulla sorpresa finale. Questo ha dato spazio a momenti di vero impatto emotivo, come il rapporto tra Charles e Sazz, e l’epilogo tragico di Marshall, che ha cercato disperatamente di diventare qualcuno, finendo per perdersi definitivamente.
Il matrimonio di Oliver e Loretta è stato un momento dolce-amaro, soprattutto alla luce della loro imminente separazione geografica, ma ha anche dimostrato la resilienza dell’amore in un contesto pieno di pericoli e misteri. La loro decisione di gestire una relazione a distanza è stata una scelta matura, che ha mostrato come l’affetto tra i personaggi non sia solo un capriccio romantico, ma una decisione ponderata e basata sul rispetto reciproco.
Conclusioni: Cosa ci aspetta nella prossima stagione?
Il finale della quarta stagione lascia molte porte aperte per la quinta. Chi ha ucciso Lester e qual è il legame con la scomparsa di Nicky “The Neck” Caccimelio? Come evolverà la relazione tra Oliver e Loretta una volta che lei partirà per la Nuova Zelanda? E cosa attende Charles e Mabel, ora che sembrano aver chiuso le porte ai nuovi casi ma si trovano ancora una volta con un omicidio da risolvere proprio nel loro cortile?
La struttura di Only Murders in the Building ci ha abituati a vedere i tre protagonisti intrappolati tra la loro passione per il true crime e la realtà di vivere in un luogo costantemente avvolto da misteri. Il fascino della serie sta proprio in questo equilibrio tra il dramma personale e l’ironia degli eventi assurdi che li circondano.
Il tuo punto di vista è importante!
Ora che abbiamo sviscerato il finale della quarta stagione, è tempo di sentire la tua opinione! Cosa ne pensi dell’evoluzione dei personaggi e del colpo di scena finale? Ti è piaciuta la scelta di rivelare il killer prima dell’episodio finale? Condividi le tue riflessioni nei commenti e facci sapere cosa speri di vedere nella prossima stagione. Only Murders in the Building non smette mai di sorprendere, e non vediamo l’ora di scoprire insieme a te cosa accadrà dopo!