La piattaforma svedese leader nel settore streaming Spotify introdurrà contenuti video per la propria utenza attraverso dei podcast. I contenuti presenti sulla piattaforma riguarderanno alcuni podcast come Book of Basketball 2.0, Fantasy Footballers, The Misfits Podcast, H3 Podcast, The Morning Toast, Higher Learning con Van Lathan & Rachel Lindsay e The Rooster Teeth Podcast. Questi podcast sono disponibili solo nei mercati dove sono già supportati, ma non specifica dove saranno abilitati e dove no, afferma Spotify.
Il video offre anche a Spotify un nuovo canale per vendere pubblicità, ma la società ha rifiutato di commentare la sua strategia pubblicitaria, dicendo che era ancora nelle “prime fasi” del suo nuovo servizio.
Secondo un recente rapporto stilato da Edison Research, i podcast sono oggi più popolari che mai, soprattutto sul mercato americano: un cittadino statunitense di età superiore a dodici anni ne ascolta almeno uno al mese. Aprendo ai video, Spotify non solo asseconda una tendenza che sta crescendo (la popolarità dei creator del 175% tra il 2018 e il 2019 e del doppio dall’inizio dello scorso anno), ma punta a occupare una specifica fetta di mercato fino a oggi lasciata alla mercé di YouTube, che ospitava molti podcast solo in virtù della possibilità di rendere disponibili i video, ma senza il valore aggiunto dell’audience specifico che offre la vetrina fornita dalla piattaforma guidata da Daniel Ek.
I podcast sono quindi uno strumento molto mainstream per alcune fasce di utenti, e permettono di mantenersi informati, divertirsi o imparare qualcosa di nuovo: Spotify aveva già implementato da tempo la sua offerta con podcast audio moltiplicando ulteriormente le possibilità di intrattenimento, oggi, espandendo ulteriormente le potenzialità del mezzo, fa si che si crei un ulteriore collegamento tra gli utenti e loro artisti preferiti. I podcast video sono supportati sia sull’app desktop che su quella mobile, e il video servirà come componente aggiuntivo, non come sostituto dell’audio. Ciò significa che l’utente è ancora in grado di trasmettere l’audio o scaricare il podcast per l’ascolto offline, se necessario.
La novità è disponibile per tutti gli utenti che abbiano un account sia in versione gratuita sia Premium, con la possibilità di bloccare lo schermo del telefono che garantirà il flusso audio (a differenza di Youtube che interrompe la trasmissione), mentre il video sarà interrotto (risparmiando anche il consumo dati). Una volta selezionato il contenuto del podcast desiderato e cliccato sul tasto “play”, il video partirà in automatico.
Per i creatori, il lancio di podcast video rappresenta un’opportunità per far crescere il loro pubblico. Spesso i podcast hanno già un’opzione video, ma fino ad ora Spotify non ha mai offerto ai suddetti fondatori alcun modo per condividerlo sulla piattaforma. Ciò significava che i creatori di podcast avrebbero distribuito il loro podcast audio su Spotify e altri servizi di distribuzione di podcast, ma avrebbero pubblicato i loro video su YouTube. Potrebbero continuare a farlo, ovviamente, soprattutto se hanno creato una base di fan di YouTube per il loro lavoro e nessun accordo lo impedisce.
Ma essere in grado di pubblicare direttamente su Spotify significa che i creatori saranno in grado di connettersi più direttamente con gli ascoltatori di podcast, piuttosto che dover competere su una piattaforma più ampia che contrappone i loro spettacoli a un’ampia varietà di altri contenuti. Perciò il passaggio dell’azienda al video è stato quasi inevitabile. Inoltre, a febbraio, Spotify ha acquisito il sito “The Ringer” per potenziare i suoi contenuti sportivi podcast.
Da allora in poi Spotify ha siglato accordi di podcast di alto profilo che potrebbero anche facilmente tradursi in video, incluso uno con Warner Bros incentrato sui supereroi DC, che potrebbe includere in seguito “nuova programmazione dalla proprietà intellettuale originale”. L’azienda svedese ha anche ottenuto un accordo esclusivo con la Kim Kardashian West il mese scorso, secondo quanto riferito dal WSJ, e ha avviato un contratto podcast con Addison Rae, personaggio famoso per la propria influenza sulla popolarissima piattaforma TikTok. Alcune indiscrezioni sembrano rivelare che sia in contatto anche con i famosi Youtuber Zane Hijazi e Heath Hussar, di “Zane e Heath”.
Spotify non ha ancora annunciato l’inserimento immediato dei video sulla piattaforma, ma ha sicuramente ha garantito l’accesso ad un’offerta video che potrebbe consentirgli di negoziare meglio anche nuove transazioni future, garantendo un servizio “quasi” impeccabile ai suoi utenti.