Probabilmente sono le due serie più discusse del momento: parliamo di Squid Game e di Alice in Borderland entrambe basate su giochi spettacolari, spesso estremi, cruenti, che contano sulla sopravvivenza dei protagonisti, senza alcuna pietà per i perdenti che nella maggior parte dei casi vengono fatti fuori senza alcuna pietà.
Entrambe le serie sono visibili su Netflix, che oramai prende sempre più piede e sta di gran lunga surclassando le altre piattaforme in streaming e a pagamento di cui si può disporre nel nostro paese, e contano tantissime visualizzazioni. Per coloro, probabilmente pochi, che non hanno ancora visto nessuna delle due serie, la prima domanda che sorge spontanea è: “Qual è meglio, Squid Game o Alice in Borderland?”
E, ancora, volendo continuare con le domande rispetto a come gestire entrambi i prodotti: “Cosa dovrei guardare per prima?” Proviamo, quindi, a fornirvi una piccola guida che potrebbe rispondere ad entrambe le domande ed aiutarvi, così, nell’annosa questione: “Squid Game vs Alice in Borderland, come scegliere?”
Squid Game vs Alice in Borderland, qual è la migliore?
Secondo le recensioni di alcuni critici Squid Game sarebbe meglio di Alice in Borderland. Tale tesi è confermata anche dalle più recenti recensioni rilasciate dagli stessi utenti di Netflix. A quanto pare, infatti, sarebbero il secondo una diretta conseguenza del primo: in che senso, direte? Facciamo una breve panoramica di entrambe le serie.
Squid Game – 오징어게임, Ojing-eo ge-im, Ochingŏ keim, letteralmente “Il gioco del calamaro” – è una serie televisiva sudcoreana, scritta e diretta da Hwang Dong-hyuk (My Father, Dogani, Susanghan geunyeo). La serie è stata distribuita in tutto il mondo sulla piattaforma di streaming Netflix a partire dal 17 settembre 2021.
Lo show, costituita da nove episodi per la prima stagione, narra la storia di un gruppo di persone che rischiano la vita in un mortale gioco di sopravvivenza, che ha in palio 45,6 miliardi di won, pari a circa 33 milioni di euro, e che è stata concepita da Hwang Dong-hyuk sulla base delle sue personali difficoltà giovanili, oltre che alle disparità socio-economiche vigenti in Corea del Sud, cosa che ha provocato non pochi problemi diplomatici come vi abbiamo già raccontato qui.
La sceneggiatura è stata scritta per la prima volta già nel 2008, ma l’autore all’epoca aveva avuto difficoltà a trovare produttori disposti a finanziare l’opera, finché Netflix si è mostrata interessata acquisendone i diritti in modo da espandere offerte di intrattenimento provenienti da Paesi esteri.
Per quanto riguarda, invece, Alice in Borderland – “今際の国のアリス” o “Imawa no kuni no arisu” se parlate la lingua giapponese – si tratta di una serie televisiva made in Giappone di genere fantascientifico, thriller e drammatico basata sul manga omonimo di Haro Aso. La serie ha come protagonista l’attore Kento Yamazaki (Kirin no tsubasa: gekijoban shinzanmono, Riaru onigokko, Natsu e no tobira: kimi no iru mirai) nei panni di Arisu, un giovane che si ritrova perso in una Tokyo abbandonata. Insieme a lui ci sono anche i suoi due migliori amici, Chōta – interpretata da Yūki Morinaga (Chihayafuru Part 1, Raivu, In His Chart) e Karube, ovvero l’attore Keita Machida (Sugarless, Honto ni Atta Kowai Hanashi: 15th Anniversary Special, 21 Seiki no fukuzatsu shakai o chō teigi).
Il gruppo è ovviamente sperduto, e quando insieme decidono di iniziare la loro ricerca di civiltà anche altrove, il trio scopre rapidamente di essere intrappolato in una città in cui sono costretti a partecipare a dei giochi pericolosi per sopravvivere. La serie è stata pubblicata su Netflix a partire dal 10 dicembre 2020, e solo dopo due settimane dopo l’uscita della prima stagione, la rete ha rinnovato la serie per una seconda stagione.
La popolarità di questo genere di serie, quindi, è dovuta in gran parte a Squid Game, seppure arrivata dopo, perché offre uno spettacolo in cui i concorrenti competono per vincere un enorme montepremi. Sfortunatamente, per coloro che perdono, vengono uccisi, spesso in modo brutale.
Alice in Borderland, invece, ha una premessa simile, con i giocatori che combattono per sopravvivere e guadagnare più tempo nella versione distorta del Giappone. Vinci le partite per guadagnare più tempo, e l’esaurimento del tempo o la perdita del gioco porta alla morte.
Squid Game vs Alice in Borderland, quale guardare per prima
Squid Game, a quanto in molti pensano, dovrebbe essere guardata prima, soprattutto per evitare spoiler. Con un tale livello di passaparola, per un prodotto che è estremamente popolare in questo momento, infatti, ci sono moltissime notizie che vengono pubblicate online e che potrebbero rovinare la visione.
Per evitare di rovinare lo spettacolo e di sapere tutto prima di vederlo, quindi, sarebbe meglio guardarla per prima. Tuttavia, Squid Game e Alice in Borderland sono totalmente separati l’una dall’altra, non hanno nulla in comune e, soprattutto, la prima non è un prequel o un sequel della seconda. Pertanto, possono essere guardati in qualsiasi ordine.
Inoltre, benché qualcuno sostenesse che poteva esserci stato un plagio tra le due serie, in realtà sono molto diverse tra loro. In Alice in Bonderland, ad esempio, l’attenzione si concentra maggiormente sui vari giochi e sul costruire una trama spesso molto tortuosa sebbene accattivante, rimanendo forse un po’ troppo su un piano superficiale; in Squid Game, invece, si preferisce di gran lunga dare maggiore rilievo ai personaggi, curati e più approfonditamente tratteggiati, privilegiando in questo modo i valori universali e dando modo allo spettatore anche di riflettere su ciò che sta guardando.
In molti, però, hanno criticato l’estrema lentezza con la quale si svolgono gli intrecci narrativi in Squid Game, mentre, e qualcuno lo ha anche notato, Alice in Bonderland ha un problema inverso, ovvero un ritmo narrativo molto serrato e veloce, che però spesso lascia in affanno, e a volte finisce per non riuscire a creare la giusta empatia con la situazione che i personaggi si trovano a dover vivere.
Anche sul piano della regia e della fotografia le due serie hanno una differenza notevole: Squid Game ha una regia molto attenta, certamente accorta e studiata nei minimi dettagli, con una fotografia e una scenografia di livello molto alto. Alice in Bonderland, invece, è meno accurata da questo punto di vista, non ci sono tecnicismi virtuosi di rilievo o particolarmente creativi, perché dà più valore alla storia e tutto è giocato per lo più sulle vicende narrate.