TITOLO: Storie Pazzesche
REGIA: Damián Szifron
CAST: Ricardo Darín, Leonardo Sbaraglia, Darío Grandinetti, Érica Rivas, Julieta Zylberberg, Nancy Dupláa, Oscar Martinez, María Onetto, Rita Cortese, Osmar Nuñez
PAESE: Spagna – Argentina
ANNO: 2014
GENERE: Commedia – Thriller
DURATA: 115 minuti
Il formato anthology è stato a lungo un punto fermo del genere horror. Al di fuori del genere horror, i film di questo genere sono veramente pochi e senza particolari meriti ma con Storie Pazzesche, il regista argentino Damian Szifron impiega il formato e cerca di rifinire sei racconti brevi che condividono una trama con protagonisti educati che vengono spinti dagli eventi a modificare il loro modo di approcciarsi con la trama. Nessuno dei cortometraggi risulta essere un horror ma spazieranno da un genere all’altro.
La prima storia è quella di Pasternak, è il più breve dei sei racconti, ma il più incisivo, è l’apripista del film. In questa storia un gruppo di sconosciuti che si trovano su un volo scoprono di condividere una connessione, quella di conoscere tutti questo tizio che di nome fa Pasternak.
Dopo una breve sequenza che spiega il tema del film con un montaggio ottuso di immagini della fauna selvatica, si arriva finalmente alla prima delle storie principali, i ratti, che vede una cameriera e cuoca protagoniste. Le due cospirano di avvelenare una cena, quella che consegneranno ad un uomo i cui fatti passati hanno portato il padre della cameriera al suicidio. Nonostante l’intrigante set-up, questo è uno dei segmenti più deludenti, causando uno scioglimento debole e insoddisfacente.
Il terzo segmento prende molto dai film horror americani come Duel di Spielberg e vede questi due automobilisti scontrarsi nel deserto, due persone dai caratteri diversi che si impegnano in questo emozionante ed esilarante scontro a suon di strani ingegni, che sembra una sorta di live action tra Beep Beep e Willy Coyote.
Storie Pazzesche recensione – immagine dal film con i protagonisti delle storieIl prossimo racconto, piccola bomba, vede protagonista la stella argentina Ricardo Darin che in questo segmento è un esperto di demolizioni la cui vita è dilaniata da una disputa per via di una multa. Darin si cimenta ottimamente in questo personaggio e chiunque si sarà trovato dalla parte sbagliata della burocrazia si rivedrà dietro il protagonista.
Il più interessante dei segmenti è il penultimo racconto, Ricatto d’amore, dove il padre di un bambino ricco – quest’ultimo responsabile di aver investito ed ucciso madre e figlia – deve usare il suo denaro per tirare fuori suo figlio dai guai, offrendo al giardiniere di famiglia una bella cifra per prendersi la colpa del crimine commesso dal figlio. E’ un meraviglioso esame sul potere del denaro.
Avremo potuto immaginare che Szifron avrebbe lasciato il meglio dei suoi racconti per ultimo, ma Until Death Do Us Part è il meno entusiasmante dei sei racconti, pur essendo stato il più promosso durante la campagna di marketing del film. Le vicende si svolgono durante un matrimonio ebraico in cui la sposa è a conoscenza dell’infedeltà del suo nuovo marito. Il racconto non fa nulla per risultare interessante, anzi, il finale è senza senso.
Per fare un’analisi finale potrei dire che la disposizione dei racconti poteva essere gestita molto meglio, anche perché il film non si è concluso con il segmento migliore e di maggior impatto. Questi film sono generalmente incostanti, ma quattro dei sei racconti qui presentati fanno di Storie Pazzesche uno degli esempi più soddisfacenti di questo formato. Il film è divertente, sarcastico, diseguale e mostra cosa può succedere quando vengono a meno le convenzioni sociali e lo spirito animalesco prende il sopravvento.
[review]
Storie Pazzesche recensione – immagine dall’ultimo racconto del film
La Recensione
Il Verdetto
Per fare un analisi finale potrei dire che la disposizione dei racconti poteva essere gestita molto meglio, anche perché il film non si è concluso con il segmento migliore e di maggior impatto. Questi film sono generalmente incostanti, ma quattro dei sei racconti qui presentati fanno di Storie Pazzesche uno degli esempi più soddisfacenti di questo formato. Il film è divertente, sarcastico, diseguale e mostra cosa può succedere quando vengono a meno le convenzioni sociali e lo spirito animalesco prende il sopravvento.