Dal momento che abbiamo visto e amato ogni puntata della terza stagione di Stranger Things, è il momento di scoprire quali sono le 5 svolte della trama che potevano andare diversamente, e cambiare tutto della storia per come la conosciamo.
Vi sorprenderà scoprire quanto le cose potessero essere diverse, stando ad alcune prime stesure della serie tv.
1- Undici doveva morire alla fine della prima stagione
Stranger Things senza Undici potrebbe sembrarci veramente poco plausibile, ma pare che nella prima stesura della stagione 1, la giovane eroina era destinata a morire.
Il co-creatore della serie, Ross Duffer ha raccontato che la nostra amata Undi era inizialmente destinata a morire ma, per fortuna, si sono resi conto in tempo di che sciocchezza poteva essere.
“Forse non dovrei dirlo perché mi piace fingere che tutto fosse pianificato, ma originariamente Stranger Things era stata pensata come una serie limitata ad una sola stagione, quindi Undi si sarebbe sacrificata per salvare il mondo”
Un nobile e commovente gesto, ma per fortuna non è andata così. Il piano originale dei fratelli Duffer cambiò presto:
“In fondo sapevamo che lo show non avrebbe funzionato davvero senza Undici e, a quel punto, sapevamo quanto fosse speciale Millie. Se ci fossero state altre stagioni di Stranger Things, Undici doveva tornare!”
2 – Steve poteva restare un bullo… per sempre
Già che siamo in tema di morti premature, un altro personaggio avrebbe potuto lasciarci nella prima stagione. Stiamo parlando di Steve, che in una prima versione dello script moriva molto presto, addirittura nel primo episodio.
Pare infatti che il personaggio di Steve fosse stato pensato solo come un odioso bullo, e che, una volta morto non sarebbe mancato a nessuno.
Anche sta volta, per fortuna, i fratelli Duffer hanno cambiato idea, regalandoci un arco di cambiamento, nel personaggio di Steve, che l’hanno portato ad essere l’adorabile “baby sitter” e tenero eroe. Veramente uno dei personaggi più adorabili e speciali!
3 – La presunta omosessualità di Willy
Nella terza stagione di Stranger Things ad un certo punto Mike, in uno scontro molto acceso con Will che è seccato dal continuo parlare di ragazze dei suoi amici, gli grida “è che a te non piacciono le ragazze!“
Questo dialogo ha scatenato la teoria dei fan secondo la quale Will potesse essere omosessuale. In realtà, come racconta l’attore Finn Wolfhard (Mike) la scena è stata girata diverse volte, e quella frase è solo la versione che, secondo lui e la regia, è venuta meglio.
Secondo il giovane attore, il ragazzo stava solo esponendo un dato di fatto genuino (il poco interesse di Will per le questioni amorose) e non suggerendo le preferenze sessuali di Will.
Ovviamente vedremo poi come i Duffer vorranno giocarsi questa carta più avanti…
4 – “La Canzone” che poteva non esserci…
Uno dei momenti più alti di tutta la terza stagione di Stranger Things è stato quando Dustin ha cantato insieme alla sua ragazza Susy la colonna sonora del film de La Storia Infinita. Eppure, inizialmente la canzone scelta era un’altra. Ecco quello che racconta Matt Duffer:
“Abbiamo esaminato tutte le varie canzoni che potevano cantare. A un certo punto stavano per scegliere la canzone degli Ent da Il Signore degli Anelli, poi ci siamo detti, ‘Oh, beh, Amazon sta facendo Lord of the Rings, che probabilmente sarà in conflitto con Netflix…
E allora c’è venuta l’idea, probabilmente è stata di Curtis, il nostro scrittore, cioè quella di far cantare la canzone de La Storia Infinita. Certamente la ripresa di quella sequenza è stata tra le più divertenti di questa stagione, è stato fantastico!”
5 – Un episodio controverso poteva essere tagliato
Tutti ricorderemo sicuramente il settimo episodio della seconda Stagione di Stranger Things, un episodio controverso che ha diviso le opinioni; la puntata in cui Undici scopre molto del suo passato e conosce nuovi personaggi.
Nonostante le voci discordanti, i Duffer hanno voluto difendere la loro idea di includere quell’episodio nella serie, spiegando che, togliendo quella parte, la storia avrebbe perso di senso:
“Abbiamo fatto un test su quell’episodio, provando a tirarlo fuori dallo show per assicurarci che ne avessimo bisogno. Non lo volevo lì come riempitivo, anche se alcuni critici ci stanno accusando proprio di questo.
Ma, togliendo quella parte, il viaggio di Eleven è andato in pezzi, come se il finale non funzionasse senza di esso, quindi abbiamo pensato che, funzioni o meno, abbiamo bisogno di questo blocco, o l’intera storia crollerà.
Per chi non l’ha ancora vista, la serie di Stranger Things, con le sue 3 stagioni, è tutt’ora disponibile sulla piattaforma Netflix.