Si pensa sempre che il mondo delle serie tv sia un mondo dorato, lontano dai problemi, dove lavorare è piacevole e dove in molti sperano di riuscire ad entrare, prima o poi, per portare a casa stipendi da sogno.
In realtà, purtroppo, non è così e lo sanno bene gli sceneggiatori delle serie tv più importanti. Hanno sopportato a lungo, cercato una mediazione, ma non trovando una soluzione sono arrivati alla decisione estrema di scioperare e di bloccare le riprese di serie tv importanti ed attese con ansia dal pubblico come Stranger Things, un titolo tra tutti. La mobilitazione della Writers Guild of America, infatti, è iniziata la scorsa settimana, ma solo ora si iniziano a vedere gli effetti. Migliaia di scrittori, di sceneggiatori e di autori di Hollywood, infatti, hanno deciso di incrociare le braccia perché il loro obiettivo è quello di ottenere un aumento dei compensi, anche a seguito della quota streaming che è in costante aumento per le case di produzione, ma non per gli artefici stessi dei successi. A spiegarlo, durante un’intervista con l’Ansa, è stata Claire Kiechel che ha reso noti i compensi minimi che lei ed i suoi colleghi ricevono.
Claire Kiechel è stata la sceneggiatrice di The Watchmen ed è stata pagata solo 450 dollari per lo streaming, mentre ha lavorato per cinque anni a The OA per essere pagata solo 2000 dollari per i diritti d’autore. Cifre che si commentano da sole. Le loro proteste sono, infatti, rivolte principalmente agli studios come Netflix, Warner Bros, Amazon e Disney che si stanno arricchendo sempre di più grazie a titoli ideati da loro, ma che a loro non riconoscono neanche una minima parte. Ed ora se le richieste salariali della Writers Guild of America non verranno accolte (stiamo parlando di oltre 10mila autori e lo sciopero è stato votato dal 97% dei membri), oltre che fermarsi, hanno pure minacciato di rivelare il finale di stagione di serie di successo come, appunto, Stranger Things o Succession. A commentare tutto quello che sta succedendo ci hanno pensato anche i fratelli Duffer, creatori di Stranger Things, che sui loro canali social hanno affermato:
“La scrittura non si ferma quando si inizia a girare. Anche se siamo contenti di aver iniziato la produzione insieme al nostro fantastico cast e alla troupe, non è possibile continuare durante lo sciopero. Speriamo che un accordo equo venga raggiunto in fretta e che tutti potremo tornare al lavoro. Fino ad allora… passo e chiudo”.
Si tratta di qualcosa che non succedeva da quindici anni, infatti l’ultimo sciopero risale al 2008 quando, per oltre tre mesi, avevano bloccato il settore causando una perdita di circa 2 miliardi di dollari per l’industria dell’audiovisivo. Se ne parla sempre di più e soprattutto si è consapevoli dei rischi che si corrono tanto che anche il presidente Biden ha detto la sua ed ha affermato che spera si possa trovare un accordo equo per gli scrittori e gli sceneggiatori. La Writers Guild of America, nel frattempo, prosegue con lo sciopero e sono pronti a dire la loro anche al Festival del Cinema di Cannes atteso per il 16 maggio.
E tu cosa ne pensi di questa decisione di scioperare? Sei dalla parte degli sceneggiatori o no? Ti aspettiamo nei commenti!