Tanti auguri a Drew Barrymore che a 43 anni sembra sempre un’eterna bambina. Ma mica una bambina qualunque! La bambina, quella di “E.T.”: Gertie.. Quella che urlava con gli occhi sbarrati, che proprio ad E.T. insegnava a parlare e che gli diceva addio dandogli un vaso di fiori e un bacio sul naso. “Fai la brava” si raccomandava lui.
Ecco, io da piccola volevo essere Drew Barrymore! Volevo essere io l’amica di E.T., quanto l’ho invidiata! Perché in fondo è quella l’immagine che io ho ancora di lei e che forse un po’ tutti hanno: boccoli biondi, guance paffute e sguardo furbetto. Ma Drew a guardarla bene non è cambiata poi molto. Anzi quasi per niente.
I boccoli sono solo un po’ più lunghi e le guance un po’ meno paffute ma lo sguardo è rimasto lo stesso. E con lo stesso piglio sbarazzino di allora, qualche giorno fa, in un locale di Los Angeles, ha celebrato il suo quarantatreesimo compleanno. Con lei, la famiglia, figlie incluse, e gli amici di sempre.
L’esordio, gli anni difficili e la rinascita.
Classe ’75, erede della dinastia di attori Barrymore, nel 1981, la piccola Drew viene scelta da Steven Spielberg per quello che sulla carta doveva essere un film per bambini, di quelli che si proiettavano al cinema la domenica pomeriggio e i cui incassi servivano a finanziare progetti più importanti. Come abbiamo anticipato, il film in questione era niente di meno che “E.T.” .
Il successo fu inaspettato e in poco tempo “E.T.” divenne il film più visto di tutti i tempi e per la nostra Drew iniziarono a piovere le proposte da parte di registi e case di produzione che se la contesero per anni. D’un tratto era diventata la bambina più conosciuta del Mondo e a nove anni fu candidata al suo primo Golden Globe.
Ma con il successo, iniziarono anche ad aumentare i problemi: non ancora adolescente inizia a fumare marijuana e a bere alcolici, a dodici anni fa uso di cocaina e poco dopo tenta il suicidio. Due volte. Riesce a disintossicarsi, ma continua a sfruttare la sua immagine di “bad girl” per diventare un sex symbol.
Non ha ancora vent’anni quando si sposa (ma il matrimonio dura appena un mese) e appare senza veli in diversi film di scarso successo; Playboy le dedica addirittura una copertina (famoso l’aneddoto in cui Spielberg, per il suo ventesimo compleanno le regalò una copia ritoccata della rivista in cui la ragazza appariva completamente vestita. Il tutto accompagnato dalla scritta: “Copriti!”). In questo stesso periodo si dichiara bisessuale.
All’inizio degli anni Duemila, la carriera della Barrymore sembra riprendere quota grazie al film “Charlie’s Angels” (di cui verrà poi girato un sequel); da allora alterna commedie brillanti a ruoli più impegnativi e nel 2010 riceve il Golden Globe come miglior attrice protagonista per la serie “Gray Gardens – Dive per sempre”.
L’eterna bambina ha saputo quindi gettarsi alle spalle gli anni degli eccessi e del male di vivere e se non si è persa completamente, al contrario di tanti altri attori bambini, lo deve solo ed esclusivamente a sé stessa, alla sua straordinaria resilienza.
Alla festa per il suo compleanno ha portato una torta speciale, che ha poi condiviso su instagram con i fan accompagnandola con un post:
Sono felice di invecchiare…
è meraviglioso! Non combattete il tempo, sarebbe una battaglia persa. Abbracciatelo semplicemente migliorando voi stessi”
Sulla torta una foto: quella di lei bambina sul set di “E.T.”
Buon compleanno piccola Gertie. Fai la brava!