Taylor Swift ritorna su Spotify, 3 anni dopo aver cancellato le sue canzoni dal servizio
Il mondo dello streaming audio ora è più popolare rispetto a qualche anno fa, e molti artisti lo sanno. Ma alcuni musicisti, come Taylor Swift, rifiutano di sostenere ogni servizio di streaming musicale a causa del basso compenso offerto. Ma ora, tre anni dopo in cui la cantante di Bad Blood aveva rimosso il suo catalogo da Spotify, il team di gestione di Swift ha confermato su Twitter che le canzoni sono state re-inserite in tutti i servizi di streaming.
❤️❤️❤️❤️❤️ pic.twitter.com/kcpY03qHLp
— Taylor Nation (@taylornation13) 8 giugno 2017
Il compenso basso offerto da Spotify
La mossa è stata fatta per celebrare l’album di Swift “1989” che piazza 10 milioni di unità con la vendita di 100 milioni di canzoni. Tutti i suoi singoli e gli album sono ora disponibili su Spotify, Amazon Music Unlimited, Amazon Prime Music, Tidal, Pandora Premium ed Apple Music, negli ultimi erano già disponibili.
Gli artisti su Spotify vengono pagati molto poco ogni volta che una delle loro canzoni viene ascoltata da un utente, circa 0.001128 dollari. Swift, per questo motivo, ritirò il suo catalogo dicendo che sarebbe stato giusto dare un valore inerente all’artista.
Cosa avrà fatto cambiare idea a Taylor Swift?
Non è credibile il fatto che abbiano pensato che i 50 milioni di abbonati potessero essere trainanti per la popolarità della cantante. Probabilmente avranno raggiunto un accordo personalizzato con Spotify, oppure la cantante vuole ostacolare le vendite di Witness, l’album di Katy Perry uscito pochi giorni fa. Tra le due non corre proprio buon sangue… si lanciano frecciatine ogni giorno.