“The Black Demon” è un film che merita la sufficienza, ma fa male dargli solo 6 perché avrebbe potuto avere un punteggio maggiore. Il regista Adrian Grunberg presenta un film con molti elementi positivi: un cast di talento, scenografie d’effetto e uno squalo gigantesco. Tuttavia, la trama si concentra eccessivamente sul personaggio più noioso del film, trascurando sia la leggenda che lo squalo.
Facciamo la conoscenza della famiglia Sturges mentre sono in viaggio per una vacanza lavorativa del marito Paul Sturges, un ispettore di sicurezza su una piattaforma petrolifera. Al loro arrivo, trovano una città desolata e povera al posto della sperata località turistica marittima dove marito e moglie avevano concepito la loro primogenita. Nonostante i segnali di pericolo, Paul lascia la sua famiglia in un ristorante poco raccomandabile (del tipo il peggior bar di Caracas) e si dirige verso la piattaforma, dove scopre una situazione disastrosa: un megalodonte demoniaco ha quasi sterminato tutti. Nel corso del film vediamo la famiglia Sturges, i lavoratori della piattaforma sopravvissuti e un adorabile chihuahua lottare per la vita.
Per iniziare con una nota positiva, devo dire che ci sono tante cose che mi sono piaciute di The Black Demon. La produzione è di alto livello e le inquadrature sono ben fatte. La scenografia è bella e alcuni attori offrono prestazioni notevoli. Fernanda Urrejola, che interpreta la moglie di Paul, Ines, è particolarmente convincente e trasmette molto della carica emotiva del film. Chato (interpretato da Julio Cesar Cedillo) e Junior (interpretato da Jorge A. Jimenez) aggiungono un tocco di simpatia nel loro ruolo di lavoratori sopravvissuti sulla piattaforma. Anche lo squalo è reso in modo accettabilmente realistico, cosa che farà piacere a chi è stanco degli effetti speciali scadenti dei film sugli squali.
Tuttavia, c’è un grosso problema: lo squalo quasi non si vede. Fa una sola vittima in modo spettacolare e succede piuttosto all’inizio, dando l’illusione che stiamo per vedere un massacro di proporzioni epiche. Alcuni potrebbero sostenere che la rarità delle apparizioni dello squalo aumenta il senso di suspense e di paura e ti dirò, sono quasi d’accordo con loro ma avrei aumentato un pochino le apparizioni e magari avrei costruito una leggenda maggiore sullo squalo all’inizio prima dell’arrivo della famiglia sulla piattaforma. Questo avrebbe aumentato la tensione attorno allo squalo e sviluppato la mitologia legata a Tlaloc. Ci sono accenni di misticismo e fenomeni magici, ma il film non gli dedica abbastanza attenzione.
Il focus eccessivo è invece su Paul Sturges, un personaggio che personalmente trovo insopportabile. È culturalmente ignorante, maleducato con la moglie e costantemente negligente. Tutto in favore di un guadagno personale. Non è di alcun aiuto durante il film e poi finisce per rimproverare tutti gli altri. Sorprendentemente, il film cerca di farlo apparire come un eroe, cosa che non gli si addice affatto.
Il messaggio ambientalista nel film è molto esplicito, anche se alcune sequenze sono un po’ banali. Avrei preferito che la leggenda e la mitologia fossero integrate più profondamente nella trama come veicolo per esplorare i temi ambientali. Tuttavia, è praticamente impossibile uscire dalla sala senza aver colto che “The Black Demon” è un commento sulle questioni ambientali, quindi in questo senso, missione compiuta.
Un altro elemento che ho trovato disturbante è una serie di scene che sembrano montate in un ordine errato. Paul passa da un conversazione all’altra cambiando completamente stato d’animo: da momenti di ira sfrenata a momenti di calma apparente. Questa discontinuità non sembra una scelta di caratterizzazione, ma piuttosto un tentativo malriuscito di sviluppare il personaggio a livello emotivo. In generale, la trasformazione di Paul da persona irresponsabile a persona responsabile semplicemente non funziona. Verso la fine del film, accade qualcosa di assurdo: dobbiamo sopportare un lungo monologo eroico di Paul Sturges, un personaggio il cui tratto distintivo sembra essere un orologio di lusso e una polo rossa. Non ho mai tifato tanto perché qualcuno fosse divorato immediatamente da uno squalo.
Per concludere la recensione, se sei un fan dei film sugli squali usciti in passato come Lo Squalo di Spielberg, potrebbe piacerti anche The Black Demon. Tieni però presente che è molto più serio e meno “squaloso” rispetto a “The Meg” del 2018. Il che non è un male. Preferisco i film di questo tipo, soprattutto a The Meg 2… che ho quasi odiato. Prenditi un momento per apprezzare alcuni dei personaggi secondari e goderti i bei panorami. Tutto sommato, “The Black Demon” non è un cattivo film ma avrebbe avuto bisogno di più leggenda e decisamente meno Paul Sturges.
E tu hai visto The Black Demon? Ti è piaciuto? Dì la tua nei commenti qui sotto.
Curiosità su The Black Demon:
- Diretto da Adrian Grunberg.
- Scritto da Carlos Cisco e Boise Esquerra.
- Durata: 100 minuti, Vietato ai minori.
Cast:
- Josh Lucas nel ruolo di Paul Sturges.
- Fernanda Urrejola nel ruolo di Ines.
- Venus Ariel nel ruolo di Audrey.
- Carlos Solórzano nel ruolo di Tommy.
La Recensione
The Black Demon
"The Black Demon" aveva il potenziale per essere un film da 7s, ma si ferma a 6. Il regista Adrian Grunberg offre un cast talentuoso ed effetti speciali solidi, ma il film delude a causa del suo eccessivo focus sul personaggio più noioso, Paul Sturges. Lo squalo gigante, che dovrebbe essere il fulcro del film, appare troppo poco e la leggenda di Tlaloc è poco sviluppata. Nonostante alcune ottime interpretazioni e un messaggio ambientale forte, il film manca di suspense.
PRO
- Effetti speciali e scenografie di qualità offrono un'esperienza visiva davvero coinvolgente.
- Alcuni attori secondari rubano la scena, aggiungendo profondità e carisma al film.
CONTRO
- Paul Sturges, il protagonista, è noioso e poco simpatico, rendendo difficile l'empatia con il suo personaggio.
- La trama perde occasioni di approfondire la leggenda e la mitologia, risultando superficiale su aspetti potenzialmente interessanti.