Uno dei pochissimi vantaggi della pandemia Covid-19 è che ci ha permesso di vedere molti film asiatici in streaming… film che altrimenti non sarebbero stati rilasciati in occidente.
The Call è un film horror/thriller sudcoreano scritto e diretto da Lee Chung-hyun. Il film è interpretato da Park Shin-hye e Jeon Jong-seo nei ruoli principali.
I film horror/thriller sudcoreani hanno un modo di infliggere paura nel cuore del pubblico. The Call del 2020 è un po’ diverso dai soliti film del genere. È un mix tra fantascienza, thriller, horror e, per come mescola insieme le storie dei personaggi, è anche molto originale per il genere.
The Call segue due donne, collegate tramite un telefono a 20 anni di distanza, le cui vite subiscono cambiamenti fenomenali a causa della loro conoscenza casuale.
The Call è un viaggio vertiginoso e cupo attraverso quello che posso solo descrivere – per non darti spoiler – come un divertimento maniacale. Ok, non è davvero divertente nel senso tradizionale del termine perché vedi sangue e morte, ma capisci cosa intendo. Dal momento in cui inizia il film, sai che sta per accadere qualcosa di oscuro. La trama – come ti dicevo – si focalizza su queste due donne che si incontrano a causa della casa che condividono a 20 anni di distanza e di un telefono. Questo incontro si rivela fruttuoso per Seo-yeon, ma successivamente, si rende conto di aver scatenato un mostro.
Il mostro si presenta sotto forma di Young-sook, che è, beh, una psicopatica. La mamma, ex stregona, la teneva chiusa in casa e forse aveva un motivo valido. A dirla tutta le due donne protagoniste sono simili, ma solo all’inizio.
Questa storia avrebbe potuto essere solo il racconto di un omicidio ma The Call ha deciso di mostrarci come la vita di Seo-yeon sarebbe cambiata letteralmente quando Young-sook avrebbe manipolato il suo passato. Il modo in cui le inquadrature cambiano da una prospettiva all’altra è estremamente divertente e anche molto spaventoso.
Il merito va dato al direttore della fotografia Jo Young-jik, insieme allo sceneggiatore Lee Chung-hyun. Oltre a garantire una trama serrata, la cinematografia aggiunge passi da gigante alla narrazione. L’atmosfera e i set cupi aggiungono terrore nei cuori sia di Seo-yeon che degli spettatori. Anche la colonna sonora di sottofondo è ottima.
Ricordo di aver guardato Park Shin-hye (Seo-yeon) in #Alive, un ottimo horror a tema zombi. Era fenomenale in quel lungometraggio, ed è fenomenale anche in The Call. Lei e Jeon Jong-seo si portano il film sulle spalle e non ti fanno distogliere lo sguardo dallo schermo: la loro presenza è magnetica. La vulnerabilità, la forza, la confusione e la felicità di Seo-yeon sono portate abilmente sullo schermo da Shin-hye, che non mette in crisi in nessun momento il suo personaggio. D’altra parte, Jeon Jong-seo è assolutamente terrificante nei panni della squilibrata Young-sook. Il modo in cui fissa le persone è sufficiente per far venire gli incubi a chiunque.
The Call manipola costantemente il tempo e mostra abilmente il concetto di causa ed effetto. C’è un momento nel film in cui vedi Seo-yeon felice e, nonostante tu sappia di vedere un horror, ti chiedi se sarà felice anche alla fine. Per scoprirlo ti invito a vedere il film.
The Call, con la sua trama incasinata ma originale, crea un mondo senza speranza in cui vincere non sembra un’opzione… ma determina la propria sopravvivenza.
The Call è disponibile in streaming su Netflix.
La Recensione
The Call
The Call è uno dei migliori film del genere thriller/horror del 2020 ed è uno dei pochi che si è concentrato su un'interessante premessa. Sostenuto dalla buona recitazione di Park Shin-hye e Jeon Jong-seo, il film è un'eccellente prima uscita per Lee Chung-hyun e, come #Alive, potrebbe trovare un discreto successo su Netflix.
PRO
- Costruito su una premessa originale
- Buone interpretazioni del cast
CONTRO
- Forse Seo-yeon in alcuni frangenti risulta un po' vuota