In The Father (titolo italiano: The Father – Nulla è come sembra) Anthony Hopkins (premio Oscar come miglior attore) interpreta un uomo che soffre di demenza e Olivia Coleman è la figlia di cui a volte dimentica il nome.
In passato abbiamo visto molti bei film su personaggi alle prese con l’insorgenza del morbo di Alzheimer e della demenza come “Lontano da lei” o il recente dramma con Colin Firth “Supernova”. Ma pochi di loro hanno analizzato in modo profondo i recessi di una mente deteriorata come ha fatto “The Father – Nulla è come sembra”, un nuovo potente dramma costruito attorno a una gigantesca performance di Anthony Hopkins.
A questo punto della sua lunga carriera, Hopkins sembrerebbe aver esaurito le sue capacità di sorprenderci, ma la sua interpretazione in “The Father – Nulla è come sembra” è a dir poco sorprendente. Ci mostra un uomo la cui mente è diventata una prigione e noi siamo intrappolati in essa proprio accanto a lui.
Il suo personaggio, che si chiama Anthony (non hanno voluto cambiare il nome), ha 80 anni e soffre di demenza. All’inizio del film, sua figlia Anne, interpretata dalla superba Olivia Colman, si ferma nel suo appartamento londinese per controllarlo. Le condizioni di suo padre sono peggiorate e le sue crisi di collera sono diventate così gravi da allontanare la sua ultima badante.
Anthony è testardo e provocatorio e insiste che può cavarsela da solo. Ma chiaramente non è così, data la sua abitudine di mettere fuori posto le sue cose, come l’orologio che continua a sparire misteriosamente dal suo polso, e la sua incapacità di ricordare nomi e volti, compreso quello di Anne.
Il regista affronta la mortalità di suo padre mettendo in scena la sua “morte” più volte.
Man mano che “The Father – Nulla è come sembra” procede, diventa chiaro che è la stessa mente di Anthony a giocare brutti scherzi. Ciò che rende il film così inquietante è il modo in cui ci collega direttamente alla sua esperienza soggettiva, spostando la cronologia delle scene così come le sposterebbe Anthony. Siamo alla deriva in un mare di ricordi di Anthony; ogni nuovo sviluppo della trama mina il precedente.
Un uomo appare improvvisamente nell’appartamento, sostenendo di essere il marito di Anne, il che è strano, poiché solo pochi istanti prima Anne sembrava essere single. Anne esce a fare la spesa, ma quando torna non è interpretata da Olivia Colman ma da un’altra attrice, Olivia Williams. Praticamente è la mente di Anthony che guida le scene del film, il che è affascinante e il premio Oscar alla sceneggiatura appare alquanto doveroso.
L’appartamento stesso, brillantemente progettato da Peter Francis, inizia a cambiare da solo. Noti discrepanze sconcertanti: non c’era una lampada su quel tavolo del corridoio solo un momento fa? Non erano di un colore completamente diverso quei mobili della cucina? – e improvvisamente realizzi che la mente di Anthony sta confondendo diversi intervalli di tempo. Ad un certo punto, non è chiaro se siamo nell’appartamento di Anthony o nell’appartamento di Anne, in cui Anthony è stato trasferito poiché non può più vivere da solo.
“The Father – Nulla è come sembra” sembra quasi un film investigativo/psicologico. Sicuramente è un film estremamente intelligente e raffinato, e segna un impressionante debutto cinematografico per lo sceneggiatore e regista francese Florian Zeller, adattando la sua popolare opera teatrale con il veterano sceneggiatore Christopher Hampton.
Puoi intuire quanto bene deve aver funzionato questo materiale sul palco, dove è più facile scivolare tra gli strati della realtà. Ma funziona magnificamente anche sullo schermo. La critica più ricorrente agli adattamenti teatrali è che finiscono per sentirsi troppo claustrofobici. Ma quelle qualità sono semmai un bonus in The Father, che approfondisce il ritratto di intrappolamento cognitivo.
Sorprendentemente, nessuno degli abbaglianti trucchi superficiali del film lo indebolisce.
La storia in “The Father – Nulla è come sembra” può essere confusa, ma è anche incredibilmente semplice: un uomo invecchia e perde la memoria, e sua figlia, dopo una vita di amore e devozione, deve saper accettare di dirgli addio.
Hopkins potrebbe offrire questa performance su un teatro senza problemi. Ci mostra la lotta di Anthony per mantenere intatta la sua intelligenza: il modo in cui usa l’umorismo – e poi per come si arrabbia – come mezzo per tenere a bada l’inevitabile. Alla fine, però, ogni sua ultima difesa è stata rimossa e Hopkins mette a nudo il personaggio con una vulnerabilità che raramente ho visto in lui o in qualsiasi altro attore. È una performance devastante e impossibile da dimenticare. Ripeto… Oscar meritato. Ho dato 9 a “The Father – Nulla è come sembra” perché questa sceneggiatura e la performance di Hopkins meritano senz’altro un voto altissimo. Fammi sapere se sei d’accordo con il voto della recensione nei commenti.
La Recensione
The Father - Nulla è come sembra recensione
La storia in "The Father - Nulla è come sembra" può essere confusa, ma è anche incredibilmente semplice: un uomo invecchia e perde la memoria, e sua figlia, dopo una vita di amore e devozione, deve saper accettare di dirgli addio. Hopkins potrebbe offrire questa performance su un teatro senza problemi. Ci mostra la lotta di Anthony per mantenere intatta la sua intelligenza: il modo in cui usa l'umorismo - e poi per come si arrabbia - come mezzo per tenere a bada l'inevitabile. Alla fine, però, ogni sua ultima difesa è stata rimossa e Hopkins mette a nudo il personaggio con una vulnerabilità che raramente ho visto in lui o in qualsiasi altro attore. È una performance devastante e impossibile da dimenticare. Ripeto... Oscar meritato. Ho dato 9 a "The Father - Nulla è come sembra" perché questa sceneggiatura e la performance di Hopkins meritano senz'altro un voto altissimo. Fammi sapere se sei d'accordo con il voto della recensione nei commenti.
Io l’ho trovato magnifico, emozionante, con una regia stupenda, piena di sorprese, con un alone di mistero che ti accompagna per tutto il film, una curiosità che non ti permette distrazione alcuna. Rimani incollato allo schermo chiedendoti cosa stia accadendo e non lo capirai fino alle ultime scene!
Hopkins supera se stesso, supera l’attore, supera ogni aspettativa lasciandoti senza fiato! Punti! Un film che non si può perdere
Io l’ho trovato magnifico, emozionante, con una regia stupenda, piena di sorprese, con un alone di mistero che ti accompagna per tutto il film, una curiosità che non ti permette distrazione alcuna. Rimani incollato allo schermo chiedendoti cosa stia accadendo e non lo capirai fino alle ultime scene!
Hopkins supera se stesso, supera l’attore, supera ogni aspettativa lasciandoti senza fiato! Punti! Un film che non si può perdere
Un film, nella sua linea di base semplice, è capace di portarti dentro a quel che succede nella testa e nello spirito del protagonista. Superbo il regista, magnifico e insuperabile Antony Hopkins.
Mimmo Raoul Serratore