Il 97° Academy Awards si avvicina e, come ogni anno, i Paesi di tutto il mondo selezionano le loro candidature per la categoria Miglior film internazionale. La Svezia, in particolare, ha puntato su un progetto emozionante e unico: il documentario “The Last Journey” (in svedese “Den Sista Resan”), diretto dai celebri giornalisti e presentatori televisivi Filip Hammar e Fredrik Wikingsson. Questo docufilm ha già conquistato il box office svedese, diventando il documentario con il maggior incasso nella storia del Paese, e si prepara ora a competere nella categoria internazionale agli Oscar.
Un documentario dal cuore familiare: la trama di “The Last Journey”
“The Last Journey” segue un viaggio tanto fisico quanto emotivo. Filip Hammar e Fredrik Wikingsson decidono di portare in viaggio Lars, il padre di Hammar, che recentemente è andato in pensione dopo oltre 40 anni come insegnante di francese. Tuttavia, invece di godersi la terza età con sua moglie, fatta di viaggi, vino e nuove esperienze, Lars sembra essere scivolato in uno stato di passività e stanchezza. La soluzione? Ripercorrere il viaggio che la famiglia faceva durante l’infanzia di Filip, una road trip verso la Francia che, con l’aiuto di momenti ricreati e ricordi toccanti, ha lo scopo di riaccendere la vitalità di Lars e far risplendere di nuovo la sua passione per la vita.
Questo viaggio intimo e personale diventa una riflessione universale su temi come la famiglia, il passare del tempo e il significato della vita dopo il pensionamento. Il film esplora come le esperienze del passato possano avere un profondo impatto su chi siamo nel presente e su come affrontiamo le nuove fasi della vita.
Successo di critica e pubblico: record al box office svedese
Fin dalla sua uscita il 1° marzo 2023, “The Last Journey” ha riscontrato un successo immediato in Svezia, attirando oltre 400.000 spettatori nelle sale cinematografiche, diventando il documentario più redditizio nella storia del Paese. Questo straordinario risultato al botteghino ha dimostrato quanto il pubblico sia rimasto colpito dalla storia emotiva e personale raccontata da Filip Hammar e Fredrik Wikingsson.
Prodotto da Nexiko, in collaborazione con Nordisk Film Distribution e RMV Film, il film è stato apprezzato non solo per la sua narrativa toccante, ma anche per la sua capacità di risuonare con un ampio spettro di spettatori, unendo temi universali con un’intimità che solo una storia familiare può offrire.
Un cammino verso l’Oscar: le sfide e i precedenti successi svedesi
L’annuncio della candidatura di “The Last Journey” agli Oscar è stato dato dal Swedish Film Institute in una conferenza stampa tenutasi a Stoccolma, alla presenza dei registi e dei produttori del film, tra cui Lars Beckung e Petra Måhl. Wikingsson, durante la conferenza, ha espresso grande gratitudine per il riconoscimento, pur riconoscendo quanto sarà difficile il percorso verso l’Academy: “Siamo travolti dalla gioia e dalla gratitudine, ma siamo consapevoli di quanto sarà stretto l’ago attraverso cui dovremo passare”.
La Svezia ha un prestigioso passato nella categoria del miglior film internazionale agli Oscar. Il Paese ha vinto l’ambita statuetta quattro volte, con capolavori come “La fontana della vergine” (1960), “Come in uno specchio” (1961), “Fanny e Alexander” (1983) e “Pelle alla conquista del mondo” (1988). Inoltre, il film di Ruben Östlund, “The Square”, ha ricevuto una nomination nel 2017, e il più recente “Triangle of Sadness” (2022) ha ottenuto diverse nomination, inclusa quella per miglior regia e miglior sceneggiatura.
L’importanza del viaggio: un’analisi cinematografica
Il documentario “The Last Journey” non è solo un viaggio fisico attraverso l’Europa, ma rappresenta anche una metafora potente del viaggio interiore che ogni essere umano compie nel corso della vita. La regia di Hammar e Wikingsson riesce a catturare i momenti più intimi e commoventi della relazione tra padre e figlio, creando una connessione tra lo spettatore e i protagonisti.
Il film esplora il tema della memoria e di come il passato influenzi il nostro presente. Attraverso l’utilizzo di materiale d’archivio e di momenti ricostruiti, il documentario invita lo spettatore a riflettere su quanto sia importante preservare i ricordi e come questi possano contribuire a mantenere vivo lo spirito di una persona anche in età avanzata.
La scelta di portare Lars a ripercorrere i viaggi della sua giovinezza non è solo un tentativo di risvegliare in lui l’amore per la vita, ma diventa anche una riflessione sulla continuità delle esperienze familiari e sull’importanza di ritrovare se stessi attraverso il passato.
Cosa aspettarsi agli Oscar 2025?
Con la sua selezione ufficiale per rappresentare la Svezia agli Oscar, “The Last Journey” ha davanti a sé una competizione feroce. Tuttavia, grazie al suo successo al botteghino e alla sua profonda narrativa emotiva, il film ha tutte le carte in regola per catturare l’attenzione dell’Academy. La sua capacità di mescolare commedia leggera, dramma familiare e riflessioni esistenziali potrebbe renderlo uno dei contendenti più interessanti nella corsa alla statuetta d’oro.
E tu?
Hai già sentito parlare di “The Last Journey”? Sei curioso di vedere come si svilupperà il viaggio di Lars e la sua famiglia? Lascia un commento qui sotto e condividi con noi le tue aspettative per questa emozionante avventura verso gli Oscar!