Recensione The Predator (2018)
L’originale The Predator uscì nel 1987 e vantava Arnold Schwarzenegger come protagonista principale. Acquisì di diritto uno status di cult cinematografico per il genere action negli anni successivi.
Arnold non c’è più ed al suo posto troviamo Boyd Holbrook, Olivia Munn, Sterling K Brown, Alfie Allen, Trevante Rhodes, Keegan-Michael Key, Jacob Tremblay e Yvonne Strahovski. Vengono guidati dal regista Shane Black.
“Non è un predatore, i predatori uccidono per la sopravvivenza. Questa creatura si diverte a cacciare.”
Con questa citazione presa dal film iniziamo a parlare di questa rivisitazione di The Predator analizzando cosa funziona di più e cosa funziona meno. Alla fine darò il mio verdetto.
Cosa funziona in The Predator del 2018?
Una cosa che sicuramente può essere apprezzata in questo The Predator è la spiegazione dettagliata della razza aliena dei predatori. Ora sappiamo quali sono le loro reali motivazioni e sul perché agiscono in quel modo. Insieme a questo, The Predator del 2018 funge da “seboot” (un sequel che riavvia un film). Quindi questo film non disconosce l’originale Predator (1987) e nemmeno Predator 2 (1990).
Un altro aspetto positivo che possiamo estrarre da questo film è che certamente non evita le azioni violente. Il predatore non si tira indietro quando si tratta di essere un feroce cacciatore. Anche se non siamo al livello delle fasi di tortura di The Hostel, la violenza traspare in parecchie scene.
Cosa non funziona in The Predator del 2018?
Innanzitutto, la sceneggiatura di questo film sembra scritta da Vanzina… con tutto il rispetto.
La trama è altamente prevedibile. Raramente sarete colti di sorpresa durante la visione.
Ovviamente non mancano i buchi nella stessa. Questi sono stati inseriti solo per spingere la storia in avanti.
Ad esempio, c’è una scena in cui un personaggio trova miracolosamente qualcosa, e quel qualcosa – di cui non sappiamo nulla – finisce per essere estremamente utile più avanti nella storia.
Inoltre, il film non è riuscito ad affrontare il tema molto interessante della “salute mentale” dei soldati. Questi problemi di salute mentale finiscono per essere sfruttati solo per inserire sullo schermo una serie di barzellette banali.
I momenti humor di The Predator sono davvero orrendi. Capisco che il regista Shane Black è noto per il suo umorismo ma queste scene sono davvero eccessive. Non fraintendetemi, alcune sono pure simpatiche… però dai, sono troppe.
Detto questo, la sceneggiatura ha mietuto qualche vittima tra gli attori. Penso soprattutto a Sterling K. Brown. È uno dei miei attori preferiti, l’ho apprezzato molto sia in This Is Us che in Marshall. Purtroppo per lui, il copione che ha dovuto recitare risulta davvero scadente.
Non so nemmeno se vale la pena menzionarli, ma gli effetti speciali o CGI per alcuni degli alieni sono datati. Per fortuna che la maggior parte del film si svolge in ambientazioni tetre così da mascherare il difetto.
Beh, ora ci vuole un verdetto per The Predator:
The Predator del 2018 è una commedia action più che un thriller action.
Questo è uno di quei film che i critici del cinema odieranno, ma che alcuni fan del genere action recente ameranno.
Penso che molte persone devono capire che è in corso un grande cambiamento per The Predator.
Vi ricordate i film della saga Scream? Avevano tutti un tono abbastanza serio. Ecco, pensate se vi proponessero Scary Movie come terzo capitolo di Scream… questo è un po’ quello che è successo alla saga di The Predator.
Un altro esempio per gli appassionati di fantascienza: immaginate se Star Wars: Il Ritorno Dello Jedi fosse stato rimpiazzato con Balle spaziali.
Ci sta se l’intento è quello di creare una parodia staccata dal film originale, ma inserirlo direttamente nel franchise è una pugnalata al cuore per i fan della serie.
Penso che se andrete a vedere questo film – vi ricordo che uscirà l’11 ottobre 2018 in Italia – sapendo di guardare una pellicola molto diversa dalle precedenti, allora avrete un’esperienza visiva migliore di quella che ho provato io.
Non fraintendetemi, questo film sarà apprezzato da alcune persone perché sacrifica la qualità per dare spazio a risate che fanno cachet. Se questo aspetto rientra tra i vostri gusti cinematografici, allora vi divertirete sicuramente guardando The Predator del 2018.
Ma se entrate al cinema con l’aspettativa di vedere un degno sequel del film originale The Predator di Arnold Schwarzenegger, allora penso che la delusione sarà inevitabile.
La Recensione
The Predator (2018)
Guarda questo remake di The Predator solo se ti piacciono le esplosioni taroccate senza senso e le commedie action. Se cerchi un vero sequel dell'originale ti consiglio di aspettare.
PRO
- Finalmente conosciamo meglio i predatori
- Tanta tanta violenza
CONTRO
- Sceneggiatura scadente
- Troppi buchi nella trama
- Scene humor eccessive
- Effetti speciali datati
Il miglior film dell’anno per sordo ciechi
un film di merda…
Il primo Predator con “Arnoldo” è il mio film preferito, per quegli anni era una novità, la suspense che creava ambientato nella giungla era perfetta! Il secondo ambientato in città mi è piaciuto un pò meno, ma rimane sempre un bel film, tutti gli altri compresi la saga Alien vs Predator hanno rovinato tutto. Punto e basta.
Ieri che sono andato al cinema a vedere The Predator, volevo uscire dalla sala! Battute idiote, la biologa che dice parolacce, tempi lunghi nei dialoghi, attori pessimi ecc. Con l’ambientazione nella cittadina la notte di halloween sembrava di rivedere il secondo capitolo di Alien vs Predator. Mi auguro non facciano più sequel di Predator, lo hanno rovinato abbastanza! Avrei fatto sicuramente meglio io di Shane Black, quest’ultimo film posso paragonarlo agli ultimi film da “Oscar” di Steven Seagal.
Dopo Prometheus e alien covenant un’altra delusione …sparatorie qua e la ,battute che ..beh lasciamo stare…buchi enormi nella trama ..si vedono morire personaggi di cui non ci si è minimamente affezionati ,per non parlare dei biologi che si improvvisano marines ,veramente deluso da un fan della saga ..