Il terzo episodio dell’ottava stagione di The Walking Dead, andato in onda ieri sera, ci ha lasciati pieni di domande e teorie. Vediamone alcune
Soltanto ieri sera è andato in onda su Fox l’episodio 3 di The Walking Dead dal titolo “Il mostro che è in noi” (titolo originale “Monsters”) ma già sono tante le domande e le teorie che ha scatenato nella mente di tutti i fan. Vediamo quali sono i punti fermi della storia e le teorie su come potrebbe proseguire.
Il ritorno di Morales
Una delle sorprese della puntata è stato il ritorno di un personaggio comparso nella prima stagione, Morales. L’uomo, seguito dalla sua famiglia, aveva già incontrato Rick, e adesso dopo tutto il tempo passato, i due uomini di ritrovano faccia a faccia completamente trasformati.
Morales racconta di come ha perso la sua famiglia e soprattutto di come i Salvatori l’hanno “salvato” nel momento in cui stava per toccare proprio il fondo. A nulla valgono le parole di Rick che tenta di farlo ragionare mentre ha una pistola puntata al viso, Morales non sente ragioni. Non è disposto a scendere a compromessi. I due si confrontano, come in uno specchio, come due uomini che non sono più quelli di sette anni prima, e non importa se nel gurppo dei Salvatori o in un altro, sono cambiati e diventati dei mostri.
La discussione viene stoppata da Daryl che, sopraggiunto alle spalle di Morales, lo uccide senza pensarci mezzo secondo. “So chi era– dice –Ma non ha importanza”.
Perché Rick, Maggie ed Ezekiel non devono essere uccisi?
Prima di morire, Morales dice a Rick di aver ricevuto l’ordine di non uccidere Rick, Ezekiel e la Vedova (Maggie), che devono essere consegnati vivi a Negan. Perché Negan li vuole vivi? Probabilmente perché il sadico villain vuole torturarli o usarli in qualche modo per frenare le ribellioni.
Ci si chiede, ad ogni modo, se i Salvatori devono risparimiare Rick, perché continuano a sparare all’impazzata?
I guerreri del Regno non sono invincibili
Per tutta la durata della puntata “Il mostro che è in noi”, ma anche nei precedenti episodi, Ezekiel è orgoglioso della sua capacità di colpire i Salvatori senza perdere nessuno dei suoi uomini. “Non perderemo nessuno dei nostri uomini- continua a ripetere -non uno!”.
In effetti il suo gruppo prosegue sicuro, deciso, come una vera e grande forza compatta, tranne nel finale. L’ultima scena del terzo episodio, infatti, ci mostra Ezekiel e i suoi che vengono colpiti a sorpresa nei pressi di un avanposto dei Salvatori. Come spesso accade, mentre le cose sembrano andare alla grande, succede un tragico imprevisto. Questo attacco a sorpresa ci porta ad altre due domande:
Ezekiel è stato colpito? E cosa è successo a Carol?
Nonostate i suoi fidati uomini lo coprano con i loro corpi, abbiamo lasciato Ezekiel a terra sotto il fuoco nemico. Sarà vivo, sarà morto, sarà ferito? E in tutta questa storia che cosa è successo a Carol, che era andata in avanscoperta verso l’avamposto? È stata colpita, ferita o addirittura presa in ostaggio?
Per avere delle risposte dovremo attendere un’altra lunga settimana.
Che ne sarà di Aaron?
Nell’episodio di ieri sera, Aaron perde il suo Eric. Quest’ultimo infatti viene colpito all’intstino da un proiettile. Allontanato dalla battaglia, Eric invita il compagno a tornare dagli altri, ma al suo ritorno Aaron non lo trova più; è morto ed è diventato un vagante.
In una recente intervista l’attore che interpreta il ruolo di Aaron ha raccontato: “C’è qualcosa di indispensabile che succede nei fumetti, e dopo questa cosa Aaron diventa una sorta di guerriero oscuro”.
A cosa si sarà riferito? Può di sicuro essere che la morte di Eric cambi radicalmente qualcosa in lui, anche se, ora che la piccola Gracie è stata affidata a lui, questo potrebbe portarlo a diventare un papà. Il cerchio della vita, per una persona che muore c’è una nuova vita. Staremo a vedere.
Che sta succedendo a Morgan?
Abbiamo visto un Morgan particolarmente confuso nelle ultime puntate, pensieroso, pieno di rancore… cosa gli sta succedendo? Mentre i Salvatori che sono stati presi come prigionieri tentano di scappare, Morgan ne uccide uno, per poi avere uno scontro con Jesus.
Morgan è convinto che i Salvatori vadano eliminati (come abbiamo visto anche Daryl e Tara), mentre per Jesus essendosi arresi, gli va data un’altra possibilità. Da che parte vi schierereste voi? Il battibecco si è presto tramutato in un feroce duello, tra il ninja Jesus e il bastone appuntito di Morgan, ma appare subito chiaro che quest’utlimo non è lucido. Lui stesso se ne rende conto dichiarando “Non sto bene, ma non è detto che abbia torto”. Come si svilupperà la sua storia nelle prossime puntate?
Possiamo fidarci di Gregory?
Una volta tornato ad Hilltop, Gregory scongiura Maggie di farlo entrare, difendendo la sua posizione nei confronti di Negan. Giura di non aver detto niente al nemico, che in realtà già sapeva dei piani. Se, e ripeto se, questa cosa fosse vera, chi ha avvertito Negan dei piani del nostro gruppo?
L’unica risposta potrebbe essere Dwight, che mentre fa da infiltrato per i nostri, potrebbe in realtà essere colpevole di doppio gioco. In ogni caso Gregory non ispira molta fiducia, e probabilmente sta mentendo soltanto per salvarsi la vita.
Ok, ma Negan?
Forse il quesito più serio e importante. Abbiamo lasciato Negan insieme a Padre Gabriel chiusi in un rimorchio: come se la stanno passando? È davvero molto strano che non ci siano più stati mostrati. Da una parte ci tengono col fiato sospeso, dall’altra è assurdo che il vero grande nemico, appunto Negan, venga messo così da parte nell’azione.
In conclusione, i primi due episodi di The Walking Dead 8 non sono stati il massimo. Nonostante l’azione e l’attacco contro i Salvatori, sono parsi come episodi frammentati, rotti da incomprensibili e strani flashforward. Il terzo episodio è stato un po’ più lineare, ma personalmente, ancora non convince del tutto.
Vi ricodiamo che la prossima puntata di The Walking Dead 8 andrà in onda lunedì 13 novembre alle 21:00 su Fox.