Il primo episodio di The Wilds è finalmente uscito ed è visibile per chiunque sulla pagina Twitter di Prime Video Italia (e sulla pagina Instagram), mentre il resto degli episodi è già disponibile in streaming, ovviamente sempre su Prime. Tutti gli interrogativi che ci eravamo posti (leggi l’articolo) hanno finalmente una risposta, ma concentriamoci sulla prima puntata.
Ecco cosa penso del primo episodio
Il primo episodio di The Wilds, che è disponibile per tutti su Twitter, ha confermato un po’ le paure e i dubbi avuti leggendo la trama: i personaggi sono abbastanza stereotipati, vengono riproposti alcuni cliché anche nel momento in cui si vuole fare qualcosa di alternativo, alcuni dettagli sono fortemente irrealistici e, quello che poteva essere un elemento di forza, ovvero un cast molto giovane e praticamente esordiente, ha rivelato tutta la sua inesperienza, non aiutando certo alcuni personaggi che già di per sé mancavano di profondità e risultavano piatti. La buona notizia è che andando avanti con la serie le cose migliorano molto.
La trama: cosa non funziona nel primo episodio
La trama in sé non ha nulla di nuovo: delle ragazze dirette ad un centro di recupero psicologico hanno un incidente aereo e precipitano su un’isola deserta. La narrazione comincia quando le sopravvissute sono già state salvate: la puntata inizia infatti con una di loro, Leah, che parla con due agenti, incaricati di ricostruire gli eventi, mentre alcune immagini ci mostrano le prime cure ricevute e alcuni brevissimi momenti tragici quando ancora era dispersa. Capiamo subito che la situazione in seguito all’incidente – quella che vedremo nel corso della puntata – sarà destinata a degenerare in maniera drammatica.
La narrazione, attraverso il racconto di Leah, si focalizza subito sui rapporti che si instaurano tra le protagoniste, liquidando in maniera molto frettolosa alcuni passaggi. Le poche scene che riguardano il salvataggio in mare sono irrealistiche e sbrigative: a livello registico si risolvono con tagli che ci portano subito a quando l’azione è terminata; altrettanto irrealistico è il fatto che per l’intera puntata nessuna delle protagoniste affronti il tema cibo (si dovrà attendere la terza puntata perchè l’argomento venga anche solo toccato), quando verosimilmente avrebbe dovuto essere una delle prime preoccupazioni. Così come il problema del fuoco, che per alcune serie dello stesso genere ha occupato intere puntate, fornendo anche importanti snodi narrativi, nel primo episodio non esiste: ad un tratto troviamo le protagoniste sedute intorno ad un falò a parlare.
Il cast, il meglio e il peggio
Il focus della prima puntata è su Leah, interpretata da Sarah Pidegeon, che ha pochissime esperienze a carico. Attaverso i flashback ripercorriamo il suo passato e la dolorosa relazione con un uomo più grande, finita male per colpa sua. Il suo personaggio è purtroppo quello che risulta più vuoto, nonostante sia quello che ha più risalto. La recitazione lascia a desiderare e non si riesce a capire il suo ruolo sull’isola, mentre invece i ruoli delle altre protagoniste sono già più evidenti, anche se diversi colpi di scena ci faranno cambiare idea. La domanda è: l’indefinitezza di Leah nel primo episodio, è voluta?
Non poteva mancare la solita reginetta di bellezza, che sotto i sorrisi e i lustrini nasconde una generosità e un altruismo che non risparmiano nessuno. Shelby, questo il nome, è il classico personaggio che, come da manuale, è apparentemente perfetto, ma in realtà nasconde tante insicurezze e qualche segreto: copione già visto e rivisto, cliché super abusato, ma a sorpresa risulta il personaggio meno fastidioso e noioso rispetto agli altri, proprio grazie all’interpretazione di Mia Healey, che lo rende vivace e autentico.
Altra interpretazione che riesce a dare ritmo alla puntata e un minimo di credibilità, è quello di Rachel, non a caso interpretata da una delle attrici con più esperienza del gruppo di disperse: Reign Edwars. La sua Rachel è un’atleta estremamente ambiziosa – vedremo che è molto meno caricaturale di quel che sembra – e si trova sull’isola con la sorella gemella Nora, personaggio che potrebbe essere interessante se non fosse completamente reso piatto dall’interpretazione di Helena Howards, che pure aveva già attirato l’attenzione con un precedente ruolo che le era valsa una menzione speciale (leggi il pezzo su IndieWire).
Nel mezzo di questi due estremi positivi e negativi, il resto del cast, che fatica a rendere vivi dei personaggi che solo nel primo episodio rimangono statici e noiosi. Una menzione la merita il personaggio di Erana James, Toni, che risulta più riuscito di altri e riesce ad attirare le simpatie del pubblico grazie alla rabbia un pò infantile che la pervade, in antitesi con il senso di protezione che ha verso l’amica Martha (Jenna Clause).
Ma come abbiamo già detto, è una serie destinata a migliorare tantissimo nel corso delle puntate, con alcuni aspetti degni di nota. Mentre aspettiamo che tu ti metta in pari con tutti gli altri episodi, facci sapere cosa ne pensi di questi personaggi: ti hanno convinta da subito o no?
E ovviamente facci sapere per chi fai il tifo!