La serie originale fantasy Netflix “The Witcher“, con Henry Cavill che interpreta il coraggioso protagonista Geralt di Rivia è basata sulla serie di romanzi e racconti brevi omonimi dell’autore polacco Andrzej Sapkowski. Vi siete mai chiesti però se il prodotto Netflix differisse dalla versione originale della storia?
Qui trovate le top 10 differenze che ci sono tra la versione letteraria e quella sullo schermo!
Prima di avventurarti, qui trovi la nostra recensione con voto alla prima stagione di “The Witcher“!
Durante la prima stagione, incontriamo alcuni specifici villain: una di queste è Fringilla, che dopo la grande trasformazione di Yennefer, viene trasferita nell’impero di Nilfgaard, e si presume che qui venga a contatto con Cahir (il maggiore villain della storia). Nei libri, in realtà la strega è originaria proprio di Nilfgaard e non è costretta ad alcun trasferimento. Dunque, perchè farlo avvenire nella serie TV?
Questo probabilmente per riuscire a darle un background più credibile come personaggio, in quanto impariamo a conoscerla dai primissimi episodi, durante la storyline di Aretuza.
Sappiamo dal racconto breve di “The Witcher” “A Shar of Ice“, che il bellissimo Istredd, interpretato nella serie TV da Royce Pierreson, era un vecchio amante di Yennefer. Tuttavia, non viene specificato nulla sul dove e quando accada questa storia, e tantomeno che abbia luogo all’inizio del percorso che Yennefer intraprende ad Aretuza. Nei libri infatti non viene mai menzionato che lui studiasse vicino a quel luogo.
Anche l’importanza di Stregborg viene ampiamente rivisitata nella serie TV: a parte il primissimo episodio in cui vediamo il potente mago parlare con Geralt, tutte le altre scene e soprattutto le sue credenze morali e politiche sono state inventate per lo show.
Yennefer è senza dubbio uno dei personaggi più importanti di tutta la serie: parte del merito va sicuramente all’attrice che l’ha interpretata nella serie, Anya Chalotra. Nei romanzi, il suo passato è però molto vago e lasciato a brevi descrizioni dei racconti dell’autore polacco. In particolare da alcune supposizioni fatte dal personaggio di Geralt, è possibile intuire che da piccola fosse gobba, che avesse tentato di suicidarsi poco dopo essere arrivata ad Aretuza e che era stata resa bellissima dalla magia.
Tutto il resto che vediamo è stato appositamente creato per la serie, ad esempio il fatto che all’inizio non fosse bravissima nell’utilizzare la magia o la sua storia con Istredd, insieme anche all’omicidio del neonato che tenta di salvare a tutti i costi.
Esattamente come per il passato di Yennefer, otteniamo dai romanzi e dalle storie brevi pochissime informazioni anche su Aretuza, un luogo potente e magico nel quale vengono addestrate ragazze destinate a diventare streghe. Il poco che si sa è che durante gli studi, le aspiranti maghe non possono lasciare il posto per recarsi in città vicine e poco altro.
Tutto ciò che vediamo in aggiunta, come ad esempio la prova di magia in cui le ragazze imbottigliano un fulmine o il fatto che le studentesse non particolarmente brave diventassero anguille per alimentare la magia del posto è inventato appositamente per la serie.
Nello show viene spiegato come funziona la magia grazie a una dimostrazione di Tessaia che, non menzionando alle sue studentesse questo “piccolo” particolare, provoca l’incidente alla mano di Fringilla, che riesce sì a sollevare una pietra, ma a un costo ben preciso. Questo perchè non si può ottenere qualcosa dal nulla, ma per fare magie è necessario dare qualcosa in cambio. “C’è un dare e un ricevere”, questa la legge universale.
Nei libri in realtà questa legge non viene mai menzionata. Naturalmente chi usa la magia con troppa foga subisce delle conseguenze, ma non accade mai nulla di quello che vediamo all’inizio dello show con Fringilla. Il che in realtà rimane un episodio abbastanza isolato, se pensiamo che anche Geralt usa la magia senza dare nulla in cambio, e questo anche Ciri: che sia un errore da parte degli sceneggiatori?
“The Last Wish” è il titolo di un racconto breve di Sapkwoski e corrisponde alla trama dell’episodio 5 della serie, “Bottled Appetites”, in cui Geralt e Yennefer si incontrano per la prima volta in quanto il potente Witcher le chiede di salvare l’amico Ranuncolo, vittima della magia di un genio. Yennefer è proprio alla ricerca di questo genio, cui desideri appartengono a Geralt, che – come appunto cita il titolo – come ultimo desiderio esprime qualcosa che lo spettatore non riesce a sentire ma che è sicuramente legato alla strega.
A differenza della serie però, nel libro in realtà Yennefer riesce a sentire il desiderio di Geralt e per questo gli dice che da quel momento lui ha condannato sè stesso a stare con lei. Tuttavia non viene mai rivelato che desiderio abbia chiesto il coraggioso Witcher, cosa che invece nella serie viene svelata e che costringe poi i due personaggi a separarsi.
Cahir è uno dei villain principali della serie e il suo scopo è quello di catturare Ciri e usarla per i suoi scopi di ingrandire l’impero di Nilfgaard. Durante la serie lo conosciamo come un uomo senza scrupoli e abbiamo l’occasione anche di vedere quanto sia un abile spadaccino quando combatte contro gli avversari, ma…non succede niente di tutto questo nei libri! In realtà Cahir nei romanzi è solo una pedina nelle mani dell’imperatore nilfgaardiano che gli ordina di catturare Ciri; inoltre non è nemmeno un guerriero così bravo.
Dopo aver fallito nel catturare Ciri, viene imprigionato e non si hanno più notizie di lui.
Nello show, Yennefer sceglie di diventare una strega bellissima offrendo in cambio il suo utero e così perdendo per sempre la possibilità di procreare. Di conseguenza, il messaggio che passa è che ogni strega, nel momento in cui decide di sottoporsi a questa procedura, perde automaticamente la possibilità di diventare madre.
Nei libri in realtà non è così automatico è non è spiegato che la perdita della capacità di procreare sia in realtà legata al processo di diventare più belle. Viene semplicemente detto che le streghe non hanno la possibilità di avere figli per alcuni cambiamenti che hanno subito proprio grazie alla magia.
La serie TV Netflix ci ha scioccato già dal primo episodio mostrandoci il saccheggio di Cintra, mentre dall’altra parte Geralt era impegnato a combattere vari mostri. Scopriamo solo più avanti che in realtà le linee temporali erano sfalsate e che Geralt era presente durante l’attacco: ma in realtà questo non accade nei libri!
Geralt, nei romanzi, scopre del saccheggio di Cintra solo in un secondo momento, grazie all’amico Ranuncolo.
La prima stagione di “The Witcher” culmina finalmente con il bellissimo e toccante incontro tra Geralt e Ciri, che dimostra a tutti, protagonisti della serie in primis, che è impossibile scappare dal proprio destino. Anche se il momento in cui i due si incontrano nei boschi è molto simile a come viene descritto nel racconto “Something More” (così come si chiama anche l’ultimo episodio dello show) in realtà tutte le azioni e gli avvenimenti che portano a questo importante attimo sono molto diversi.
I due infatti hanno modo di legare come una vera e propria famiglia nei romanzi mentre si incontrano nella foresta di Brokilon dopo che Ciri è scappata da un matrimonio combinato. E’ Geralt a rimandare Ciri a Cintra nonostante lei voglia rimanere con lui e diventare una Witcher.
Anni dopo, finalmente, Geralt accetta il suo destino e si reca a Cintra per stare con Ciri, solo per scoprire dall’amico Ranuncolo che la città è stata saccheggiata. Devastato per averla perduta, è lui stesso a invocare la Legge della sorpresa ad un passante, incontrando poi Ciri, che in realtà è sopravvissuta all’attacco.
Queste erano le principali dieci differenze che potete trovare tra romanzi e serie TV di The Witcher! Ne avete trovate altre? Fatemi sapere nei commenti!