Questa domenica non sapevo cosa vedere su Netflix… ho visto che il 2° show più visto in Italia è Thunder Force e mi son detto: “ma si dai, vediamo questa commedia.”
Poi ti confesso: Melissa McCarthy è sempre divertente in questi ruoli. Anche qui – forse purtroppo – è stata diretta dal marito Ben Falcone, la loro quinta collaborazione di questo tipo e la prima in esclusiva per Netflix. Il loro film precedente era Superintelligence, la classica commedia d’azione per famiglie in salsa americana. Cosa cambia in Thunder Force? Diciamo che non si tratta di un exploit come artista solista di McCarthy; insieme a lei troviamo Octavia Spencer, famosa per le sue interpretazioni in Il Diritto di Contare o The Help.
Di cosa parla la trama di Thunder Force?
Nel 1983 sono successe delle stronzate monumentali: i raggi cosmici hanno bombardato la Terra, facendo sì che i sociopatici, e solo i sociopatici, diventassero supereroi che qui vengono chiamati miscredenti. Uno di loro uccise i genitori di Emily Stanton (Bria Danielle). Era una studentessa di talento e quindi bersaglio di molti bulli il che, suggeriscono le sceneggiature pigre, aveva bisogno di una migliore amica / guardia del corpo. Quella guardia del corpo sarebbe stata Lydia Berman (Vivian Falcone), una sciattona con una maglietta degli Slayer – che è palesemente anacronistica per il 1983 -. L’album di debutto degli Slayer è uscito alla fine dell’83, ed è altamente improbabile che la giovane Lydia fosse già una fan della rivoluzione thrash metal. Crescendo, le due si sono allontanate intraprendendo due strade differenti.
Nella Chicago odierna del film i miscredenti non hanno trasformato il pianeta in un inferno fascista, ma commettono crimini e cose simili. Lydia (McCarthy) lavora come scaricatrice di porto e, tra una birra e l’altra, trova il tempo di pensare al passato e ai momenti che trascorreva insieme all’amica Emily. La 25esima riunione di classe diventa un pretesto per tornare in contatto con Emily (Octavia Spencer), un genio della scienza che sta sviluppando un metodo per dare ai normali dei superpoteri in grado di sconfiggere i miscredenti.
Quindi, ovviamente, Lydia giocherella con i macchinari del laboratorio di Emily e innesta un meccanismo che la trasforma in un’eroina. Nel frattempo, Emily prende delle pillole che gli danno il potere dell’invisibilità. Insieme formano una coppia di eroine con lo pseudonimo Thunder Force. Ora possono combattere i miscredenti come un granchio / uomo di nome The Crab (Jason Bateman), una donna che lancia laser e che si fa chiamare Laser (Pom Klementieff) e il sindaco corrotto di Chicago, noto come The King (Bobby Cannavale).
Merita di essere visto?
L’inimitabile signora Spencer, così brava in tante interpretazioni, alza gli occhi al cielo con impazienza per le buffonate di McCarthy in più scene. Sembra annoiata dappertutto, che è precisamente la reazione che questo materiale merita.
Ti dirò… per me comunque è stata una distrazione. Ci sono situazioni divertenti come la strana storia d’amore tra Lydia e il ragazzo granchio di Bateman e una gag ricorrente in cui McCarthy mangia ostinatamente pollo crudo.
La sceneggiatura di Falcone non mostra l’ispirazione che normalmente si dovrebbe avere quando si scrive per Spencer – che, lo ripeto, è inimitabile – e McCarthy, due star con capacità significative per i film drammatici o comici. Il personaggio di Spencer è davvero poco interessante, i suoi dialoghi sono così insipidi che ti fanno credere che l’attrice interpreti il suo ruolo controvoglia.
E tu che ne pensi di Thunder Force? Sei d’accordo con il mio voto?
La Recensione
Thunder Force
Melissa McCarthy e suo marito, Ben Falcone, non offrono qualcosa di indimenticabile nel loro primo lavoro insieme su Netflix. Probabilmente è il film peggiore che il duo ha creato fino ad ora. Dopo i primi minuti di visione sentivo già la noia salire in modo vertiginoso. La Spencer non dovrebbe accettare ruoli di questo tipo, non fanno bene alla sua fama. Speriamo che almeno sia stata pagata parecchio e pure in anticipo.
PRO
- Alcune scene sono divertenti
CONTRO
- La Spencer sembra annoiarsi parecchio
- Gli antagonisti sono poco antagonisti