Tiziano Ferro pubblica un nuovo singolo dal titolo “Casa a Natale”, un brano inedito tratto dal suo ultimo album “Accetto miracoli: l’esperienza degli altri” prodotto insieme a Marco Sonzini.
Il cantautore di Latina decide ci accompagnare questo particolare inverno con un brano tratto dalla tracklist della prima versione di “Accetto miracoli”, quella composta totalmente da inediti rilasciata nel 2019.
Il nuovo singolo di Tiziano racconta la vita dei giorni che precedono il Natale passati in attesa che si realizzi la magia di questo dolce momento. Il protagonista è una persona che vive un periodo particolare della sua vita, pieno di dubbi e incertezze. “Casa a Natale” è un brano riflessivo, un testo che narra di un rapporto viscerale e complesso tra due persone che rende complicata la relazione fatta di passione e profonda conoscenza della coppia.
Si tratta di un brano scritto l’anno scorso da Tiziano Ferro, ma risulta attuale in un momento come quello che stiamo vivendo, ricco di incertezze sul futuro e con un Natale decisamente diverso rispetto al passato.
“Casa a Natale” è stato scritto insieme a Giordana Angi, e prodotto da Davide Tagliapietra (chitarrista storico di Ferro).
Spiega lo stesso Ferro, come riferito da All Music Italia:
“Casa a Natale nasce da una frase che mi ero appuntato su un quaderno durante le feste di alcuni anni fa e che dice ‘Urlano al telegiornale nel servizio sul caos che precede il mio Natale’. La canzone, nonostante la vena malinconica, è anche molto coraggiosa: parla della voglia di attraversare la fine dell’anno e arrivare all’anno nuovo con una luce diversa“.
Testo di “Casa a Natale”
(Strofa 1)
Mi arrendo
Mi arrendo al freddo che fa da quando ti sei arreso
Io non sono nessuno
Ma tu sei troppo
Chi ero ormai è un mistero
Ma tu sei troppo
(Pre-Ritornello)
A casa ci sto sempre o niente, i giorni li conto a mente
Ma perdo il numero perché il mio lavoro è il perdono
Di deserto sono esperto
Eppure mi ci perdo ancora
(Ritornello)
Con tutto quello che mi piace
Con tutto quello che odio di me
Con tutto quello che non mi piace di te
Con tutto quello che vorrei da te
Con tutto quello che mi piace
Con tutto quello che odio di me
Con tutto quello che no, non mi piace di te
Con tutto quello che vorrei a casa a Natale
(Strofa 2)
Sono solo ed è sempre stato così
Il pregio del difetto, il fatto che lo ammetto
Ho applaudito, ho annuito
Squilibrio del controllo il fatto che ora crollo
E ho chiesto a un passante chi sono
Mi ha risposto, “chi non ricordavo”
Come fa paura la tua faccia se allo specchio non la vedi più
Di eterno sono esperto eppure mi ci perdo ancora
(Ritornello)
Con tutto quello che mi piace
Con tutto quello che odio di me
Con tutto quello che non mi piace di te
Con tutto quello che vorrei da te
Con tutto quello che mi piace
Con tutto quello che odio di me
Con tutto quello che non mi piace di te
Con tutto quello che vorrei a casa a Natale
(Strofa 3)
Giovedì, venerdì, lunedì
Lunedì, giovedì, venerdì
Immaginavo di averti così
Ma non immaginavo di vederti così
Giovedì, venerdì, lunedì
Lunedì, giovedì, venerdì
Urlano al telegiornale
Nel servizio sul caos che precede il mio Natale
(Ritornello)
Con tutto quello che mi piace
Con tutto quello che odio di me
Con tutto quello che non mi piace di te
Con tutto quello che vorrei da te
Con tutto quello che mi piace
Con tutto quello che odio di me
Con tutto quello che no, non mi piace di te
Con tutto quello che vorrei a casa a Natale