Nuovo lavoro per l’attore Tom Blyth che prenderà parte a una nuova serie Epix nei panni di Billy the Kid. L’attore, sebbene sia alle prime armi, è stato scelto per un ruolo impegnativo dalla rete, che ha deciso di investire su di lui.
Tom Blyth è stato scelto per vestire i panni del famoso criminale statunitense Billy the Kid, nell’omonima serie televisiva che ne racconterà le origini, scritta e prodotta dall’ideatore di Elizabeth, Vikings e I Tudors, lo sceneggiatore e produttore televisivo Michael Hirst.
Non è la prima volta che si decide di dedicare un prodotto a Billy the Kid, seppure morto a soli ventun’anni, dopo una vita che è diventata leggenda su basi molto poco veritiere e spesso nient’affatto fondate. In questa occasione, però, l’intento della rete con la produzione di questa nuova serie è quello di mettere in luce le origini del personaggio.
Di cosa parlerà la serie Billy the Kid?
Lo sceneggiatore e produttore televisivo della serie, Michael Hirst, ha in mente di approfondire gli elementi che hanno reso Billy the Kid un personaggio. Qual è stato, quindi, il suo breve percorso di vita che lo ha portato a diventare un’icona, una figura conosciuta da tutti. Una specie di indagine che parte dalle origini.
Il Billy interpretato da Tom Blyth, quindi, verrà descritto e raccontato come un ragazzo con un temperamento remissivo, per sua stessa natura cortese e moderato, non un violento, nonostante sia diventato poi il leggendario fuorilegge che tutti conosciamo. L’idea, quindi, è quella di analizzare la vita di un giovane uomo che, successivamente e anche un po’ per caso, è diventato un incredibile pistolero la cui mano sembra muoversi più velocemente di quanto l’occhio possa vedere.
Il Billy the Kid raccontato nella serie, però, non prova alcun piacere nell’uccidere, non è crudele o inutilmente violento, e alla fine si sente in realtà più vittima che colpevole. La serie sarà dunque un drama biografico formato da una prima stagione di 8 episodi, le cui riprese cominceranno il prossimo mese di giugno a Calgary, in Canada, con Otto Bathurst (Peaky Blinders, Black Mirror) alla regia dei primi due episodi.
Billy the Kid si propone come un’epica avventura, con connotazioni romantiche, incentrata sulla vita del fuorilegge anche conosciuto come William H. Bonney, partendo dalle sue umili origini irlandesi, fino ai suoi primi giorni come cowboy e pistolero nella frontiera americana, per arrivare infine al suo importante ruolo nella guerra del bestiame della Contea di Lincoln, e tutto ciò che gli è accaduto dopo e lo ha reso una leggenda.
Chi era Billy the Kid?
Billy the Kid, all’anagrafe Henry McCarty, conosciuto anche come Henry Antrim, o Kid Antrim, o William Harrison Bonney, o Ser Fortatan e infine El Chivato, è nato a New York il 23 novembre del 1859 e morto a Fort Sumner il 14 luglio del 1881. È stato un noto criminale statunitense, conosciuto ai più, e poi entrato nell’immaginario collettivo come uno dei più famosi pistoleri del Far West.
Oltre ad essere un rinomato fuorilegge, Billy the Kid è stato reso famoso anche perché è divenuto, nel tempo, un’icona della ribellione adolescenziale e dell’ anti conformismo. Durante la sua vita, ma soprattutto successivamente, è stato più volte rappresentato sia come un freddo assassino, che come un eroe che lotta per la giustizia.
Si racconta che, prima di essere ucciso lui stesso, abbia ucciso almeno ventisette uomini prima di morire, quando aveva circa ventun anni, dallo sceriffo Pat Garret. Billy the Kid, come spesso accade, fu quasi del tutto una figura sconosciuta per la maggior parte della sua vita, per poi divenire una sorta di leggenda vivente nel 1881 quando il governatore del Nuovo Messico, Lew Wallace pose una taglia sulla sua testa e alcuni giornali come il Las Vegas Gazette e il New York Sun cominciarono a narrarne le gesta, prima di divenire famigerato in tutti gli Stati Uniti.
Dopo la sua morte furono scritte varie biografie e, come successo anche con altri pistoleri dell’epoca, la fantasia popolare ha fatto sì che la sua figura vivesse di una serie di elementi quasi tutti frutto di fantasia, se non addirittura inventati.