Il quarto capitolo del film d’animazione di Toy Story, che uscirà al cinema il 26 Giugno 2019, non era assolutamente così scontato che venissi prodotto e arrivasse sul grande schermo.
Infatti, la Pixar non ha mai nascosto che considerasse la saga di Toy Story conclusa con il terzo capitolo, che era appunto stato concepito come un sipario.
Com’è nato Toy Story 4
Verrebbe da pensare che Toy Story 4 sia nato per ragioni puramente commerciali, invece da un’intervista rilasciata dal regista Josh Cooley e dal producer Jonas Rivera, è emersa un’altra verità.
Dalle loro dichiarazioni, si è potuto apprendere che è stata un’idea maturata da Andrew Stanton che, nel 2010 (quindi già al tempo di Toy Story 3), ha iniziato a scrivere la storia del nuovo capitolo del cartone animato, però tenendo il tutto nascosto ai colleghi.
Cosa hanno detto Rivera e il coproducer Mark Nielsen
Sull’idea elaborata in gran segreto da Stanton, Jonas Rivera ha commentato con queste parole:
Discutendone ci siamo resi conto che la fine del terzo era in effetti la fine della storia di Andy, solo che la storia di Toy Story riguarda solo Woody, e mentre lo dico mi rendo conto che i figlio di Andrew erano partiti per il collage e si erano trasferiti.
C’è qualcosa di quello. Cioè, cosa fai quando hai fatto tutto quello che dovevi fare, ma la tua vita non è finita? Devi reinventarti. E quello ha fatto scatenare la domanda: Okay, come lo farebbe Woody? Era interessante
Il coproducer, Mark Nielsen, invece ha sottolineato come Stanton sia riuscito a mettere un filone autobiografico all’interno del quarto capitolo del film:
C’è una scena in cui Woody, per la strada spiega a Forky cosa significhi in sostanza non avere più tuo figlio a casa. L’ha scritta Andrew, l’ho letta e mi è venuto da piangere, perché era scritta meravigliosamente.
Gli ho anche detto: Nessun altro avrebbe dovuto scriverlo. Tu hai vissuto quest’esperienza e l’ho avvertita qui, sulla pagina.