Oggi su Netflix tra i film più visti c’è Uncle Drew. Avevo già visto questo film ma non avevo mai scritto una recensione.
Occorre rimediare.
Nei decenni passati, quando l’offseason del NBA cadeva a giugno, i fan del basket non guardavano partite per un po’; una pausa che durava fino all’autunno, quando la nuova stagione ripartiva ufficialmente. Ma la nostra è un’epoca diversa, di saturazione mediatica oserei dire, dove gli sponsor dominano il settore e la copertura televisiva è 24 ore su 24. Quindi i fan dell’NBA possono esultare. Non solo per via delle innumerevoli partite, ma perché Uncle Drew porta i campioni del basket sullo schermo.
Se l’ultimo film veramente iconico targato NBA (Space Jam) era incentrato sulla collaborazione tra Michael Jordan e Bugs Bunny, Uncle Drew segue una super squadra capitanata da Irving (un playmaker All-Star dei Boston Celtics), artificialmente invecchiata da una troupe di truccatori pazzeschi. Usando protesi e altri trucchi per farlo sembrare vecchio, questi truccatori trasformano Irving nel leggendario giocatore di streetball Uncle Drew, un tempo consacrato re del famoso campo all’aperto di Harlem Rucker Park. Ama indossare i pantaloni della tuta – un po’ alla Maurizio Sarri – e abbagliare gli avversari con il suo superbo dribbling incrociato.
Secondo il barbiere pettegolo Angelo (JB Smoove), Uncle Drew era il re di Rucker Park negli anni ’60. Dominava i tornei di basket con una squadra di leggende dotate come lui, fino a quando un misterioso intreccio romantico non aveva diviso il gruppo per sempre. Dopo aver visto il settantenne Drew sbeffeggiare dei ragazzi in una partita con scommessa annessa, il coach amatoriale Dax (Lil Rel Howery) lo implora di rimettere insieme la vecchia squadra, nel disperato tentativo di schierare un team al prossimo torneo di Rucker Park dopo che la sua squadra iniziale è stata rubata dal suo antagonista Mookie (Nick Kroll).
E così che inizia la semplice storia del film Uncle Drew, in gran parte un diario di viaggio punteggiato da facili battute sul divario generazionale. Drew preferisce il funk degli anni ’70 all’hip-hop, guida un furgone retrò dotato di lettore di musicassette e si diverte a tenere conferenze ai giovani sull’altruismo nel gioco del basket. Lui e Dax guidano per il paese nel tentativo di convincere i vecchi compagni di squadra di Drew, tutti interpretati da ex star della NBA, a giocare nel torneo. Chi sono questi giocatori? C’è Preacher (Chris Webber), un potente attaccante che è diventato un predicatore; Lights (Reggie Miller), una guardia che ora è legalmente cieco; Boots (Nate Robinson), confinato su una sedia a rotelle; e Big Fella (Shaquille O’Neal), che ora gestisce un dojo di karate.
Drew e Big Fella hanno qualche conflitto irrisolto da risolvere. Si tratta di una donna che ha fatto parte del loro passato. Di donne sullo schermo ce ne sono poche ma sono tutte agguerrite. Tra queste vediamo Tiffany Haddish nei panni dell’ex fidanzata cattiva di Dax, Jess, ed Erica Ash, nei panni della nipote di Boots, Maya. Le donne sono principalmente utilizzate come espedienti della trama sebbene la leggenda della WNBA Lisa Leslie riesce a far emozionare il pubblico in campo. In generale, questo è un film che soffre ogni volta che cerca di includere veri e propri colpi di scena e prospera nei momenti in cui si fanno battute sciocche.
Tra i set memorabili di Uncle Drew troviamo un frenetico inseguimento in macchina, una dance fight in una discoteca e, naturalmente, tante partite e schiacciate nel canestro del campo di Rucker Park. Dax (Howery), una delle star emergenti di Scappa – Get Out del 2017, è uno sparring partner affidabile per Irving e il resto dei veterani.
Uncle Drew dà il meglio di sé quando quando presenta schiacciate spettacolari e battute un po’ rating 18. Considerando che è stato originariamente creato dal dipartimento pubblicitario della Pepsi, non sorprende che il lungometraggio sembri un gigantesco spot pubblicitario. Come opera di branding aziendale, Uncle Drew è un successo; come film di intrattenimento, è abbastanza piacevole… soprattutto per gli amanti del basket. Shaquille O’Neal mi era piaciuto un sacco nel film Basta Vincere del 1994 e anche qui ci sa fare alla grande.
Se anche tu hai visto Uncle Drew fammi sapere se sei d’accordo con il voto della recensione.
La Recensione
Uncle Drew
Uncle Drew (Kyrie Irving) è un leggendario giocatore di basket di Harlem, ricordato positivamente da tutti i vecchi del quartiere. Dax (Lil Rel Howery) perde la sua squadra per il Rucker e viene lasciato dalla sua ragazza Jess (Tiffany Haddish). È senza un soldo e senza una squadra. Ma quando vede Uncle Drew distruggere un ragazzo in un campo da basket di quartiere, i suoi occhi luccicano come le stelle di Hollywood. Convince Uncle Drew a unirsi alla sua squadra e i due si mettono in viaggio per reclutare i vecchi compagni di squadra di Drew. Non c'è dubbio, "Uncle Drew" è un film molto sciocco, usa il trucco per trasformare i giovani in vecchi come se non ci fosse un domani e sembra un gigantesco spot pubblicitario di Pepsi. A parte questo, è divertente, ha cuore e una colonna sonora soul eccellente. Saresti senz'anima se non ti diverti vedendo questo film.
PRO
- Divertente quanto basta
- Bellissima colonna sonora
- Complimenti ai truccatori
CONTRO
- Un po' sciocco
- Sembra un gigantesco spot pubblicitario made Pepsi
Uncle Drew è disponibile per l'acquisto
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Sapete dirmi perché si scrive vietato ai minori di 14 anni? Volevo farlo vedere a mio figlio di 12 ma Aston punto non so se è adatto
Ciao Marco, per il linguaggio scurrile probabilmente Uncle Drew non è adatto ai più piccoli… se ama il basket potresti mostrare solo le partite a tuo figlio 🙂