Una dei tanti importanti ospiti della Festa del Cinema, è stata la grande attrice Vanessa Redgrave, che però si presenta come regista di un documentario
Un documentario di grandissima attualità, quello presentato quest’anno alla Festa del Cinema di Roma da Vanessa Redgrave dal titolo “Sea Surrow – Il dolore del mare”. Il tema trattato nel documentario è un tema che riguarda molto da vicino tutti noi, e tutti i paesi europei, quello dei migranti.
L’idea, racconta la stessa Vanessa Redgrave, è venua fuori dopo aver visto la foto del bambino morto sulle spiagge di Bodrum, una foto che in poche ore ha fatto il giro del mondo. Lo sdegno è stato molto forte, vedere una vita così piccola finire in riva al mare solo perché nessuno aveva procurato a quel bambino e alla sua famiglia un biglietto per Kos, a soli quattro chilometri di distanza.
Trovo tutto questo vergognoso- ha detto l’attrice -l’esempio più orrendo di inumanità. La colpa è della cattiva politica e dei cattivi governi. Non esistono governi con un’onestà civile, alcuni politici sono civili ma rappresentano una minoranza. Tra tutti si salva soltanto Angela Merkel, la vera forza dietro l’accordo stipulato per ricevere un milione di profughi. Oggi ha detto che tutto questo non si può più fare, ma che il tutto verrà trattato secondo i diritti e la legge.
“Siamo tutti in pericolo” dice la grande attrice che nella sua lunga carriera a lavorato al fianco dei più grandi registi ed interpreti “Quello che stanno facendo ai rifugiati, un giorno potranno farlo a noi”.
Lo sguardo di Vanessa Redgrave, infatti, è molto più ampio. Come succede nel suo documentario, la storia dei migranti e dei rifugiati viene confrontata con alcuni fatti storici del passato, addirittura con esperienze della vita personale dell’attrice. Non solo, lo sguardo acuto e critico della donna, punta sul futuro, portandoci a riflettere su quanto possa essere pericoloso per tutti noi i comportamenti e le decisioni che si stanno prendendo in Europa in merito ai rifugiati.
Chiunque può trovarsi in certe situazioni ed essere trattato come profugo- spiega la Redgrave -Penso a Nelson Mandela imprigionato per più di venti anni, o a Martin Luther King brutalmente assassinato. Mi auguro che i giovani siano ispirati da questa mia opera e si impegnino a supportare e proteggere i rifugiati non solo in Gran Bretagna, ma in tutto il mondo
Il documentario di Vanessa Redgrave “Sea Surrow”, prodotto il collaborazione con il figlio Carlo Nero, verrà distribuito in Italia nella primavera del 2018 per le Officine UBU.