Tananai torna con una nuova canzone e dopo “Tango” e “Un altro mondo” è di nuovo sulla scena musicale con “Veleno”, il primo singolo prodotto per Eclectic Records, in licenza Capitol Records, fuori da oggi, venerdì 15 marzo 2024.
Lo stesso cantautore ha scritto su Instagram:
“Mi sono fermato per quasi 6 mesi che sono sembrati 6 anni e mi siete mancati che non avete idea. Ho scritto tante canzoni secondo me bellissime che non vedo l’ora di cantare insieme ai concerti.”
Il brano è stato scritto dallo stesso Alberto Cotta Ramusino, il vero nome di Tananai, anche produttore del brano insieme a Davide Simonetta. “Veleno” inaugura così la nuova fase della carriera dell’artista dopo un anno ricco di successi e di sold-out ai live.
Il significato di “Veleno” di Tananai
“Veleno” è il racconto di un amore che richiede risposte, in un viaggio fatto di rischi in cui il desiderio di viversi e mettersi in gioco supera la paura di farsi male. Attraverso un immaginario ben chiaro, fatto di sguardi, domande e metafore, la voce di Tananai accompagna l’ascoltatore all’interno di una storia un po’ tormentata, da cui sembra impossibile allontanarsi.
La frase “Preoccuparsi di quello che pensano gli altri è compito degli scacchisti” sottolinea quanto abbandonare un po’ la ragione sia il sale di un grande rapporto. La ragione che spesso usiamo per amare è nemica di ogni sentimento.
Con la sua scrittura onesta e diretta, Tananai ci riporta nel suo mondo ricordandoci la bellezza di “avvelenarci” per amore in un brano dalla struttura che sembra circolare. La canzone pare non finire mai e quell’inizio dal sapore un po’ orchestrale è contemporaneamente il prologo e l’epilogo di una nuova tragedia.
Il testo di “Veleno” di Tananai
Lui stranamente non ricorda
Dov’è che ci siamo già visti?
Dov’è che ci siamo già visti?
E lei ovviamente non ci casca
Io e te non ci siamo mai visti
Io e te non ci siamo mai visti
Belle labbra, tra parentesi
Ma aveva degli occhi un po’ tristi
Aveva degli occhi un po’ tristi
Forse che a crederci
Sono solo i poveri Cristi
Sono solo i poveri Cristi
Ma dimmi che sapore ha
Che so che tu sai di veleno
E col veleno mi avvelenerò
E non lo so chi sei però
Anche d’estate con te tremo
E non va piano questo treno per
Qui sto sotto di te
Tornando da dietro l’angolo lei
Gli dice stuzzicandolo:
Immagini se ci hanno visti?
T’immagini se ci hanno visti?
Preoccuparsi di quello che pensano gli altri lui risponde:
È compito degli scacchisti
È compito degli scacchisti
Ma dimmi che sapore ha
Che so che tu sai di veleno
E col veleno mi avvelenerò
E non lo so chi sei però
Anche d’estate con te tremo
E non va piano questo treno per
Qui sto sotto di te
Non fare quella faccia di chi sa che farà soffrire
Perdere gli aerei e prendere gli inizi
Ma cosa me ne frega, tanto resto qua
Ma dimmi che sapore ha
Che so che tu sai di veleno
E col veleno mi avvelenerò
Io non lo so chi sei però
Anche d’estate con te tremo
E non va piano questo treno per
Qui sto sotto di te
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