Venne dal freddo è una serie TV con una trama misteriosa e una svolta soprannaturale, un po’ sulla falsariga di Alias. Ho adorato Alias, quindi sto facendo un grande complimento a Venne dal freddo. Margarita Levieva, attrice di 41 anni già protagonista in Toy Boy, è perfetta nel suo ruolo e la chimica con Charles Brice si percepisce dal loro primo incontro.
Le interpretazioni di questi due attori probabilmente meritano da soli la visione della serie disponibile su Netflix.
La guerra fredda non è finita!
Se segui la politica internazionale saprai che la guerra fredda non è davvero finita. Tuttavia, in questa nuova serie Netflix, parte della storia si svolge quando la “guerra fredda” era al culmine. Questa parte di storia viene mostrata solo nei flashback (con i dialoghi in russo), mentre il presente è localizzato in italiano e un po’ in spagnolo.
Nel presente incontriamo Jenny (Margarita Levieva) che sembra una tranquilla donna americana. È a Madrid con sua figlia, che è una pattinatrice artistica della nazionale americana. Poco dopo il loro arrivo, Jenny viene rapita da persone che affermano di sapere che in realtà è un’ex spia russa.
Naturalmente, hanno assolutamente ragione e la storia di Anya (il vero nome di Jenny), che viviamo attraverso i flashback, ci aiuta a capire come Jenny è diventata la persona che è attualmente. Ma perché la CIA vuole tanto sfruttare i servigi di Jenny? Jenny ha un’abilità che nessuno possiede: può prendere la forma delle persone che incontra. L’elemento mutaforma funziona molto bene, quindi non preoccuparti, questo tocco di fantascienza non rovina la trama.
Tanta chimica tra due protagonisti di Venne dal freddo
Come ti ho già detto, Margarita Levieva è semplicemente perfetta nei panni dell’odierna Jenny. Tuttavia, non se la cava male nemmeno Stasya Miloslavskaya nei panni di Anya (Jenny da giovane). Il mio attore preferito di Venne dal freddo è però Charles Brice (Homeland), che qui veste i panni di Chris, un mago della tecnologia. Jenny è costretta a lavorare anche con Chauncey (Cillian O’Sullivan), l’agente speciale della CIA. Costretta perché lui la costringe nel vero senso del termine a diventare nuovamente una spia. Chauncey da l’idea di essere una palla al piede. Oltre a Jenny, anche Chris (Charles Brice) deve spesso toglierlo dai guai. Tra l’altro il capo dovrebbe essere lui ma non ha la stoffa per essere un leader. Tant’è che Jenny lo rimprovera di avere poco carattere in una scena in cui lo sprona a cucire le sue ferite con una sorta di spara punti.
Anche se “Venne dal Freddo” mi è piaciuta, ho avuto un grosso problema con il modo in cui è stata usata la lingua. Ho adorato il fatto che tutte le scene di flashback in Russia siano state proposte con dialoghi esclusivamente in russo. Tuttavia, non riesco a capire perché i personaggi spagnoli (nativi della Spagna) parlano inglese tra di loro. Questo aspetto poteva essere gestito meglio. Se riesci a usare il russo, puoi benissimo continuare anche con lo spagnolo in altre scene. L’altra cosa che non mi ha convinto è la sottotrama con protagonista la figlia di Jenny, Becca. Non si lega molto bene con la trama principale e non vedrai l’ora di tornare alle scene di spionaggio.
Cosa dire di più? Il cast funziona e la storia, nonostante qualche passo falso, è abbastanza interessante, soprattutto se anche tu sei un fan di The Americans o Alias. Io attendo la 2° stagione, e tu? Dimmi cosa ne pensi della prima stagione di Venne dal freddo attraverso i commenti.
La Recensione
Venne dal freddo 1° stagione
Nonostante qualche errore, Venne dal freddo merita di essere vista per via dell'interpretazione della star principale. Non tutte le sequenze di combattimento sono perfette ma alcune sono dannatamente buone, tra cui la sequenza iniziale in cui Jenny, una mamma mite, si trasforma in una combattente super cazzuta in una frazione di secondo. Recupera questa serie, sono sicuro che ti piacerà se ami il genere.
PRO
- Complimenti a Margarita Levieva
CONTRO
- Alcuni problemi con le lingue
- La sottotrama con la figlia di Jenny non funziona tantissimo