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Recensione dettagliata dell’album di Zayn Malik – Mind Of Mine
Da George Michael a Robbie Williams, tutti questi personaggi hanno raggiunto un grande successo lasciando la propria boyband. Zayn Malik prova a seguire le orme di questi grandi anche se negli One Direction lui era uno dei 5, non era il frontman o l’uomo di punta. Comunque punta a creare delle canzoni con uno stile più personale, e lo si percepisce intravendo una sessualità un po’ repressa in precedenza nel singolo Pillowtalk. Il look nel video ed il modo di approcciarsi alla sua nuova fidanzata Gigi Hadid suggeriscono che il ragazzo di Bradford si sta godendo una nuova libertà in questo album. Liberta d’amore, di autore e di vita.
La sua frustrazione per il regime imposto dalle etichette agli One Direction è limitata alle poche righe codificate in ‘BeFour‘, quindi non è particolarmente rivelatrice.
Il punto “forte” dell’album sembra la trasgressione hot che si evince dai testi.
“Pillow Talk” è una canzone dal tema sessuale e hot. “Salite a bordo, andremo lenti ma col ritmo alto, luce e buio, stringimi forte, non dolcemente”, canta il signor Zayn Malik nel suo primo singolo da solista. Pillow Talk fa apparire Zayn molto appassionato e dominante, soprattutto quando si tratta di agire. La canzone inizia con un paio di synth atmosferici, e una voce da anello distorto. “Lucozade” scava il lato oscuro di una storia tempestosa tramite linee agili come ad esempio “l’elefante nella stanza, travestito col tuo profumo”. Certo, Zayn non è proprio The Weeknd, anche se con Drunk dà una buona pugnalata alla metafora preferita di Abel Tesfaye definendo l’amore come un’intossicazione.
Zayn ha chiaramente raggiunto il suo obiettivo di fare un album sexy, credibile pop-R & B che soddisfa principalmente il suo concetto musicale. ‘Mind Of Mine‘ è ben prodotto e la voce di Zayn non è male, anche se manca di personalità in molti brani. I testi dell’album sono uno scorcio dei suoi pensieri hot, che, come i pensieri della maggior parte dei 20 enni attuali, sono un po’ cotti e vanno tra il banale ed il leggermente intrigante. Lavorare con un grande produttore come Frank Ocean ha permesso a Malik di fare comunque un album dignitoso. Ha sperimentato molto, e gli va dato merito. La voce c’è, per ora le vendite anche… ma sono sicuro che un Zayn Malik senza il nome degli One Direction – con questo album – avrebbe venduto pochissimo. Avrebbe dovuto osare di più, magari parlando della sua recente separazione da Perrie Edwards o quella più importante con gli One Direction. Invece ci troviamo dei testi abbastanza banali scanditi però da una grande definizione vocale. Vedremo cosa saprà fare nel prossimo album.